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Visualizzazione dei post da ottobre, 2023

Antonello Venditti: il singolo nuovo è una cover di "Say Something"

Il nuovo singolo di Antonello Venditti si intitola “Dì una parola” ed è una cover di “Say Something” successo del 2013 del duo statunitense A Great Big World in collaborazione con Christina Aguilera. Il brano è una ballata dolce e malinconica e sarà l'unico inedito di “Cuore 40th Anniversary Edition”, l'edizione speciale in uscita il 14 giugno con cui Antonello Venditti celebrerà il quarantesimo anniversario dell'album “Cuore”. Il testo italiano del brano è stato scritto dallo stesso Venditti. Il cantautore romano non è nuovo a produzioni di questo genere: nel 1991 aveva ricantato “Don’t dream it’s over” dei Crowded House facendola diventare “Alta Marea” e nel 1995 aveva ripreso “Bitter Fruit” di Little Steven che venne tradotta in “Prendilo tu questo frutto amaro”.    La versione originale di “Say Something” venne pubblicata nel 2010 da Ian Axel nel suo album del 2010 “This Is The New Year”. Nel 2013 il brano verrà ripreso dal duo A Great Big World (di cui faceva parte

Van Morrison rende omaggio a Little Richard con la cover di "Lucille"

Van Morrison ha pubblicato la cover di "Lucille", grande classico del rock'n'roll di Little Richard. Il brano è stato registrato insieme al bluesman Taj Mahal, con il quale Morrison aveva già collaborato nel 2015 per la rilettura di "How Can a Poor Boy?" contenuta nell'album Duets: Re-working the Catalogue. La cover di "Lucille" anticipa l'uscita di "Accentuate the Positive", il 45esimo album in studio del musicista irlandese, nel quale saranno presenti anche altri classici dell'era d'oro del rock'n'roll come "Shakin' All Over", originariamente registrato da Johnny Kidd, e "Problems", resa famoso dagli Everly Brothers nel 1958 o la celeberrima "Shake, Rattle and Roll". "Lucille" è il brano più famoso di Little Richard, che lo pubblicò come singolo nel febbraio del 1957. La canzone porta la firma di Albert Collins (omonimo del celebre bluesman) e di Richard Wayne Penniman

Duran Duran: la cover di ‘Psycho Killer’ con Victoria dei Maneskin

I Duran Duran hanno pubblicano la cover di "Psycho Killer" dei Talking Heads che vede la presenza al basso di Victoria De Angelis dei Måneskin. Il brano farà parte del nuovo album della band di Birmingham, Danse Macabre, in uscita il 27 ottobre su Tape Modern via BMG. Una versione molto funky del classico della band di David Byrne, con il basso di Vittoria in bella evidenza. Per lei ha avuto parole entusiastiche lo stesso John Taylor che l’ha definita “la bassista più importante in circolazione in questo momento”. Victoria ha invece dichiarato: "E' un grande onore che i Duran mi abbiano chiesto di suonare nel loro album. Ho incontrato John a una festa e abbiamo subito legato parlando di musica e basso. Gli ho detto che Tina Weymouth era il mio apice assoluto di cool, attitudine e incredibile musicalità tutto in uno, e lui mi ha detto che ha anche lui aveva iniziato a suonare il basso ispirato da lei e che lei era uno dei suoi idoli musicali." Mesi dopo ho ric

Jason Derulo: il nuovo singolo è un remake di "Stand By Me"

Il nuovo singolo di Jason Derulo cantato con Meghan Trainor  è "quasi" una cover. Si intitola "Hands On Me" ma è musicalmente una rilettura della celebre "Stand By Me" di Ben E King. Il testo è invece del tutto originale e di conseguenza il brano finisce con l'avere una lista di autori decisamente lunga: Elof Loelv , Jason Derulo, Meghan Trainor , J Bach, Sarah Solovay, oltre a  Ben E. King, Jerry Leibe   e Mike Stoller autori della leggendaria versione originale. Il brano è stato presentato in anteprima da Derulo con una performance live nell'ultima puntata della stagione di America's Got Talent della NBC. La versione originale di "Stand By Me" risale al 1961 ed è il successo più celebre di Benjamin Earl Nelson, in arte Ben E. King, per anni cantante dei Drifters. In realtà però anche la versione originale che porta la firma di Jerry Leiber e Mike Stoller oltre allo stesso King, non era del tutto"originale" e si basava pr

Moby rende omaggio ai Cream con la cover di 'We're Going Wrong'

Moby ha pubblicato la cover di un classico dei Cream, il leggendario supergruppo formato da Eric Clapton, Jack Bruce e Ginger Backer. Si tratta della versione in chiave elettronica di “We’re Going Wrong” che compariva nel capolavoro della band Disraeli Gears. Il falsetto di Jack Bruce che è stato sostituito dalla voce di Brie O’Banion.  A proposito della cover Moby ha scritto “Sono rimasto colpito dal brano, dalla sua bellezza e dalla sua malinconia, che si adatta perfettamente al periodo che stiamo vivendo. Ho pensato ad una versione downtempo e l’ho realizzata con l’amica Brie O’Banion che con la sua voce ha aggiunto una meravigliosa bellezza e profondità”.   Il prossimo 29 ottobre l’artista newyorkese tornerà ad esibirsi dal vivo per la prima volta dopo due anni in occasione dell’evento di beneficenza Vegans of LA Food Bank.    La versione originale di "We're Going Wrong” venne pubblicata dai Cream nel 1967 nell’album “Disraeli Gear”. Il brano venne composto da Jack Bruce

Jimi Hendrix: un nuova registrazione di Sgt Pepper's Lonely Hearts Club Band

Che Jimi Hendrix amasse la musica dei Beatles è cosa risaputa. Così come è noto che la stima fosse ricambiata. L’11 gennaio 1967, Ringo Starr e Paul McCartney parteciparono al concerto che il mancino di Seattle tenne al Bag O’Nails Club (uno dei locali maggiormente frequentati dai Fab4). E sia Paul McCartney che George Harrison erano presenti il 4 giugno 1967 al leggendario concerto che Hendrix tenne al Saville Theatre di Londra. L’album Sgt Pepper's Lonely Hearts Club Band dei Beatles era uscito solo tre giorni prima e il chitarrista americano volle rendere omaggio ai Fab Four aprendo il concerto con la sua versione della title track del disco. A Jimi il brano piaceva in modo particolare, visto che dopo quel concerto lo suonò in altre 37 occasioni, compreso il leggendario show sull’isola di Wight che venne pubblicato su disco all’indomani della sua morte Spunta ora dagli archivi una nuova registrazione della cover. Si tratta della versione registrata dal vivo la sera del 18 agost

PFM canta De André Anniversary: le date del nuovo tour

Dopo la data zero di Isernia, è partita da Roma la nuova tournée  della PFM . Quarantacinque anni dopo il tour “Fabrizio De André e PFM in concerto”, dal quale vennero tratti due leggendari album dal vivo, la celebre prog band torna sui palchi di tutta Italia con “PFM canta De André Anniversary”, un tour per celebrare il fortunato sodalizio con il cantautore genovese e riproporre una serie di concerti dedicati a quell’evento. Per rinnovare l’abbraccio fra il rock e la poesia, alla scaletta originale saranno aggiunti anche brani tratti da “La buona Novella”, completamente rivisitati dalla band.   “PFM canta De André - Anniversary” avrà sul palco una formazione spettacolare, con tre ospiti d’eccezione: Flavio Premoli (fondatore PFM) con l’inconfondibile magia delle sue tastiere, Michele Ascolese, chitarrista storico di Faber e Luca Zabbini, leader dei Barock Project.   Fabrizio disse: «La nostra tournée è stata il primo esempio di collaborazione tra due modi completamente diversi di con

Trevor Horn & Seal: la cover di “Steppin’ Out” di Joe Jackson

Seal ha interpretato la cover di “Steppin' Out” la celebre hit di Joe Jackson . La rilettura compare nel nuovo album di Trevor Horn Echoes - Ancient & Modern, per il quale il celebre produttore ha registrao reare nuove versioni delle sue 11 canzoni preferite dal 1982 al 2012.  All’ambizioso progetto hanno partecipato Marc Almond, Tori Amos, Rick Astley, Andrea Corr, Steve Hogarth, Lady Blackbird, Jack Lukeman, Iggy Pop, Seal, Toyah Wilcox & Robert Fripp .  Parlando di Steppin' Out, Trevor Horn ha spiegato: "L'originale di Joe Jackson è come se si uscisse dalla città di New York, illuminata dai neon, dopo essersi sballati. Con Seal ho pensato che sarebbe stato come fare un salto in California, dove il clima è lussureggiante, confortevole e molto meno veloce. Pensavo a "The Girl from Ipanema". Adoro quel disco. Puntavo a un ascolto contemporaneo e spensierato, con qualcosa in più, in pratica l'ineffabile freschezza di Seal" .  Echoes - Ancie

Coma Cose: una cover dei Doors per festeggiare il tour negli USA

I Coma Cose festeggiano la loro prima turnee americana con una cover dei Doors. Il duo composto da Fausto Zanardelli e Francesca Mesiano ha postato su Instagram un reel con una inedita rilettura della celebre "People are strange" realizzata per l'occasione. " Ancora non ci crediamo - hanno spiegato i due - 5 anni fa suonare fuori Milano era già incredibile e oggi si parte per l’America. Ce la vivremo tutta d’un fiato, con l’entusiasmo di un regalo bellissimo e non mancheremo di condividere con voi un diario di bordo!" I Coma Cose suoneranno a Miami e a Los Angeles, nel celebre Whisky a GoGo, il famoso locale che ospitò anche le esibizioni della band di Jim Morrison. Visualizza questo post su Instagram Un post condiviso da Coma_Cose (@coma_cose) La versione originale di "People are strange" compare nell'album dei Doors "Strange Days" pubblicato nel 1967. Il brano è stato uno dei maggiori successi commerciali della

60 anni fa moriva Edith Piaf: 5 cover indimenticabili di La vie en rose

60 anni fa moriva a 47 anni Edith Piaf, l’“usignolo” della musica francese. Il suo vero nome era Édith Giovanna Gassion ed era nata su un marciapiede di Parigi il 19 dicembre del 1915. Era cresciuta in un bordello ma con la sua voce graffiata, intensa, piena di dolore e forza, è diventata la più grande cantautrice della storia della musica francese, la prima a conquistare anche gli Stati Uniti. Noi di My Way la vogliamo celebrate con 5 cover indimenticabili di La vie en rose, il suo maggiore successo e una delle canzoni francesi più famose nel mondo. Edith Piaf scrisse il testo nel 1945 e chiese al direttore d'orchestra e arrangiatore Robert Chauvigny di pensare alla musica. Chauvigny ha rifiutato perché non riteneva il testo alla sua altezza, così Piaf si rivolse al compositore e pianista Louis Guglielmi in arte Louiguy.   La canzone - che in un primo momento s’intitolava Les choses en rose - è diventata un successo planetario e ha ricevuto il Grammy Hall of Fame Award nel 199

Diodato e Bollani: una cover degli Smiths a Via dei Matti (VIDEO)

Diodato è stato ospite della puntata di ieri della trasmissione Via dei Matti n. 0 – il programma cult di Stefano Bollani e Valentina Cenni in onda dal lunedì al venerdì alle 20:15 su Rai3. Il cantautore, accompagnato al piano dallo stesso Bollani, ha eseguito, la cover di "Please, Please, Please Let Me Get What I Want" della band inglese The Smiths . Una versione davvero intensa e emozionante, che meriterebbe di non rimanere inedita. Lo stesso Diodato ha definito il brano "Una delle canzoni più belle di sempre". Una delle canzoni più belle di sempre, secondo me. Poterla cantare con Stefano Bollani. Grazie Stefano, grazie Valentina, avete una casa bellissima. La puntata completa è su @RaiPlay @StefanoBollani #ValentinaCenni #viadeimattin0 @RaiTre pic.twitter.com/mjexsfFul1 — Diodato (@DiodatoMusic) October 4, 2023 La versione originale di "Please, Please, Please Let Me Get What I Want " venne pubblicata dagli Smiths nel 1984 come B side del singolo

Joshua Redman: la cover di "Streets of Philadelphia" di Bruce Springsteen

Joshua Redman ha pubblicato la cover di "Street of Philadelphia" di Bruce Springsteen. Una interessante versione realizzata insieme a Gabrielle Cavassa, una cant ante e compositrice di origine italiana, nata in California ma residente a New Orleans, vincitrice nel 2021 del prestigioso International Sarah Vaughan Jazz Vocal Competition. Ma ovviamente è il sassofono di Redman ad essere al centro della cover che è stata pubblicata nell'album "Where We Are", il primo pubblicato dal 54enne musicista californiano per la celebre Blue Note Records . Gli altri musicisti che hanno partecipato alla session sono il chitarrista Kurt Rosenwinkel, il pianista Aaron Parks, il batterista Brian Blade e il bassista Joe Sanders. La versione originale di "Streets of Philadelphia" venne pubblicata da Bruce Springsteen nel 1993. Il brano, scritto, prodotto e suonato dal Boss, fu  inserito nella colonna sonora del film "Philadelphia" di Jonathan Demme, arrivato nel