A 78 anni Al Green ha riletto alla sua maniera "Everybody Hurts" dei REM. La cover è stata registrata a Memphis, riunendo i membri della leggendaria Hi Rhythm Section la band che accompagnò Green nelle registrazioni degli anni '70: il reverendo Charles Hodges (organo), Leroy Hodges (basso) e Archie “Hubbie” Turner (pianoforte), insieme a Will Sexton (chitarra) e Steve Potts, già nei Booker T & The MG’s. La sezione d’archi è stata nuovamente arrangiata da Lester Snell della Stax. Il brano è stato prodotto da Clay Jones e Fat Possum negli studi Magnetic Recording di Memphis, la città del cantante.
Una cover intensa e emozionante, una delle migliori dell'anno.
A proposito della sua cover Green ha spiegato:
Registrando 'Everybody Hurts', sentivo davvero la pesantezza della canzone e volevo iniettarvi un piccolo tocco di speranza e di luce. C'è sempre una presenza di luce che può fare breccia in quei momenti di oscurità.
Il commento di Michael Stipe è stato
Non potremmo essere più onorati, più lusingati, più commossi di così. Questo è un momento epico per noiIl reverendo Green si dimostra ancora una volta a suo agio anche che i classici del rock: lo scorso anno aveva pubblicato la cover di "Perfect Day" di Lou Reed.
Una cover intensa e emozionante, una delle migliori dell'anno.
La versione originale di "Everybody Hurts" compare nell'album "Automatic For The People" pubblicato dai REM nel 1992. La musica venne composta in gran parte dal batterista Bill Berry mentre il testo è firmato da Michael Stipe: «Tutti soffrono a volte. Tutti piangono. Quindi tieni duro, resisti. Tutti soffrono non sei solo». Un chiaro riferimento alle vittime di depressione acuta, in quel periodo degli anni '90 vera piaga sociale negli USA.
Gli arrangiamenti orchestrali sono di John Paul Jones, bassista storico dei Led Zeppelin, coinvolto nel progetto dal produttore Scott Litt.
Il brano venne pubblicato come singolo e raggiunse la posizione numero 29 negli USA e la numero 7 in UK.
Il video è diretto da Jake Scott (figlio di Ridley),
Negli anni la canzone è stata ripresa da molti artisti, da Paul Anka ai The Corrs, da Patti Smith a Joe Cocker, dai Coldplay a Bonnie Tyler.
Gli arrangiamenti orchestrali sono di John Paul Jones, bassista storico dei Led Zeppelin, coinvolto nel progetto dal produttore Scott Litt.
Il brano venne pubblicato come singolo e raggiunse la posizione numero 29 negli USA e la numero 7 in UK.
Il video è diretto da Jake Scott (figlio di Ridley),
Negli anni la canzone è stata ripresa da molti artisti, da Paul Anka ai The Corrs, da Patti Smith a Joe Cocker, dai Coldplay a Bonnie Tyler.
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