Passa ai contenuti principali

Flaming Lips e Sean Lennon: la cover di Lucy In The Sky With Diamonds

Anche i Flaming Lips hanno reso omaggio ai Beatles nel corso del Dave Letterman Show. La band di Wayne Coyne è salita sul palco del Ed Sullivan Theatre insieme a Sean Lennon, figlio di John e Yoko. Lo stesso palco che vide i Fab 4 protagonisti della loro esibizione nel corso della puntata del 9 febbraio del 1964 dell' Ed Sullivan Show, in quella che è stata definita "La notte che ha cambiato l'America" e che diede il via alla British Invasion. Oltre 73 milioni di americani rimasero incollati al teleschermo e sondo la leggenda persino i delinquenti si presero una pausa visto che diminuirono drasticamente i crimini commessi nel distretto di New York.
"La nostra città non è mai stata tanto eccitata, e il merito è di questi ragazzi di Liverpool che si fanno chiamare The Beatles" disse Ed Sullivan per presentare la band. I Fab Four suonarono in totale quattro canzoni divise in due esibizioni. Nella prima cantarono "All my loving" e "Till There Was You" e nella seconda "I sow her standing there" e il loro brano di punta del periodo "I want to hold your hand".
Per celebrare i 50 anni di quella storica esibizione il Late Show with David Letterman per tutta la settimana ha proposto tributi alla musica dei Beatles con le esibizioni di Broken Bells, Sting e Lenny Kravitz.
I Flaiming Lips hanno scelto di interpretare la celebre "Lucy in the sky with diamonds" con una performance davvero molto psichedelica. Sul palco con loro Sean Lennon con la barba lunga e lo stesso cappello che i padre indossava sulla copertina del singolo di Hey Jude. Davvero suggestivo.
"That's all you need, right there" sono sono state le parole con le quali David Letterman ha salutato la bellissima esibizione.




Questa invece la versione che la band ha postato sul proprio profilo di Soundcloud e scaricabile gratuitamente

Commenti

Post popolari in questo blog

Una cover dei Metallica per il nuovo spot Spot Renault

Scala & Kolacny Brothers Il nuovo spot della Renault in onda in questi giorni nei principali canali televisivi italiani ha fatto riscoprire al pubblico una cover di "Nothing Else Matters" dei Metallica. Una versione "corale" pubblicata nel 2010 dal gruppo belga Scala & Kolacny Brothers del quale ci siamo già più volte occupati su queste pagine. La cover era contenuta nel loro album "Circle" e venne utilizzata nel primo episodio della serie televisiva Crisis, nel primo episodio della diciottesima stagione di Squadra Speciale Cobra 11 e nella colonna sonora del film Sangue del mio sangue. Ora la cover è stata scelta per lo spot "Renault Austral E-Tech full hybrid" nella quale vengono mostrati due robot che smontano un’auto. La versione originale di "Nothing Else Matters" faceva parte del "Black Album" dei Metallica uscito nel 1992; la scrisse il chitarrista James Hatfield per una sua vecchia fidanzata ma la giud...

Il Volo: la cover di "A Chi Mi Dice"

I tre tenori de Il Volo hanno scelto di rendere omaggio a Tiziano Ferro e ai Blue con il nuovo singolo. Da venerdì 12 aprile sarà infatti in radio “A chi mi dice”, iover dell’adattamento in italiano di Tiziano Ferro del brano “Breathe Easy” dei Blue pubblicato nel 2004. Il singolo è estratto dall'album “Musica” (Sony Music) che contiene, oltre al brano sanremese “Musica che resta” con il quale il trio ha conquistato il podio al 69° Festival di Sanremo, gli inediti “Fino a quando fa bene” e “Vicinissimo” e le cover di “Arrivederci Roma”, “People”, “La nave del olvido”, “Lontano dagli occhi”, “Be My Love”, “La voce del silenzio” e “Meravigliosa Creatura”. Con 11 brani e la produzione di Michele Canova, il nuovo album dà risalto alla personalità delle tre diverse voci di Piero Barone, Ignazio Boschetto e Gianluca Ginoble, raccogliendo i loro gusti e le loro influenze musicali in un disco che rappresenta 10 anni di una lunga amicizia e di musica insieme. La produzione di Canova ...

Bella Ciao: le versioni più belle

Bella Ciao è sicuramente il più famoso canto dei partigiani ed il più intonato ancora oggi in occasione del 25 aprile. Nasce come canto popolare antifascista italiano, prima della Liberazione, ma è diventato poi celeberrimo dopo la Resistenza. Le origini della canzone sono però ancora oggi controverse. Qualcuno come il cantautore e storico Ivan Della Mea sosteneva che l’autore potesse essere un medico ligure che viveva a Montefiorino nel Modenese. Per quanto riguarda la melodia, fu probabilmente presa da una serie di canti popolari ottocenteschi di area piemontese. Ma c'è anche chi sostiene che l'origine possa ritrovarsi in un canto epico lirico diffuso in pianura padana intitolati "Bevanda sonnifera”, o in un canto diffuso in Trentino che conteneva quell’iterazione di “ciao ciao” scandito con le mani che serviva a dare il ritmo al gioco dei bambini. Si è anche a lungo ipotizzato un legame con un canto delle mondine padane, anche per la versione  realizzata da...