Passa ai contenuti principali

U2: tutte le cover del concerto di Torino

Gli U2 hanno aperto ieri il loro il loro tour europeo con il primo dei due concerti torinesi al Pala Alpitour. La scaletta del concerto non ha deluso i fan italiani italiani con ben 25 brani e molte piccole sorprese per gli appassionati di cover. Si tratta degli "snippet" ai quali Bono Vox e compagni ci hanno ormai abituato da anni, piccole citazioni a volte di pochi secondi inserite nelle loro canzoni.
Già nella seconda canzone dello show "The Electric Co." erano presenti due citazioni: "Send In The Clowns" dal musical A Little night music e "I can see for miles" degli Who. In Vertigo la sorpresa era rappresentata da "God Save The Queen" una rarità visto che la band la aveva eseguita solo altre tre volte in carriera.
Il traditional americano "When Johnny Comes Marching Home"  è stata citata all'interno di "Sunday Bloody Sunday" mentre "Words" dei Bee Gees ha fatto capolino all'interno di "Until The End Of The World".
Non è mancato anche un breve "omaggio" a Ludwig Van Beethoven con un breve accenno a l' "Inno Alla Gioia"  cantato da Bono nella lunga versione di "Bullet the blue sky".
Anche nei bis la band ha regalato alcuni snippet interessanti. Come "I remember you" dei Ramones inserita all'interno di "Beautiful day" e la celebre "Mother and Chid Reunion"di Paul Simon che ha fatto capolino in "One" con la quale la band ha chiuso il concerto.

La scaletta del secondo show è stata molto simile a quella del giorno prima ma con alcuni snippet differenti. Da notare soprattutto il saluto all'Italia con "Torna a Surriento" inserita nel brano "Every Breaking Wave".

Setlist Torino 4 settembre

The Miracle (Of Joey Ramone)
The Electric Co.
Vertigo
I Will Follow
Iris (Hold Me Close)
Cedarwood Road
Song for Someone
Sunday Bloody Sunday
Raised by Wolves
Until the End of the World
The Fly
Invisible
Even Better Than the Real Thing
Mysterious Ways
Elevation
Ordinary Love
Every Breaking Wave
October
Bullet the Blue Sky
Zooropa
Where the Streets Have No Name
Pride (In the Name of Love)
With or Without You
City of Blinding Lights
Beautiful Day
One


Commenti

Post popolari in questo blog

Una cover dei Metallica per il nuovo spot Spot Renault

Scala & Kolacny Brothers Il nuovo spot della Renault in onda in questi giorni nei principali canali televisivi italiani ha fatto riscoprire al pubblico una cover di "Nothing Else Matters" dei Metallica. Una versione "corale" pubblicata nel 2010 dal gruppo belga Scala & Kolacny Brothers del quale ci siamo già più volte occupati su queste pagine. La cover era contenuta nel loro album "Circle" e venne utilizzata nel primo episodio della serie televisiva Crisis, nel primo episodio della diciottesima stagione di Squadra Speciale Cobra 11 e nella colonna sonora del film Sangue del mio sangue. Ora la cover è stata scelta per lo spot "Renault Austral E-Tech full hybrid" nella quale vengono mostrati due robot che smontano un’auto. La versione originale di "Nothing Else Matters" faceva parte del "Black Album" dei Metallica uscito nel 1992; la scrisse il chitarrista James Hatfield per una sua vecchia fidanzata ma la giud

Bella Ciao: le versioni più belle

Bella Ciao è sicuramente il più famoso canto dei partigiani ed il più intonato ancora oggi in occasione del 25 aprile. Nasce come canto popolare antifascista italiano, prima della Liberazione, ma è diventato poi celeberrimo dopo la Resistenza. Le origini della canzone sono però ancora oggi controverse. Qualcuno come il cantautore e storico Ivan Della Mea sosteneva che l’autore potesse essere un medico ligure che viveva a Montefiorino nel Modenese. Per quanto riguarda la melodia, fu probabilmente presa da una serie di canti popolari ottocenteschi di area piemontese. Ma c'è anche chi sostiene che l'origine possa ritrovarsi in un canto epico lirico diffuso in pianura padana intitolati "Bevanda sonnifera”, o in un canto diffuso in Trentino che conteneva quell’iterazione di “ciao ciao” scandito con le mani che serviva a dare il ritmo al gioco dei bambini. Si è anche a lungo ipotizzato un legame con un canto delle mondine padane, anche per la versione  realizzata da

Surf Mesa: “Ily (I Love You Baby)” è un omaggio a Frankie Valli

Ennesima versione per l'intramontabile "Can't Take My Eyes Off You". A riportare in classifica il brano che Frankie Valli condusse al successo nel 1967, è il giovane produttore californiano Surf Mesa in collaborazione con Emilee per la parte vocale. Il brano - che della versione originale riprende solo il ritornello -  è diventato “Ily (I Love You Baby)” e in poche settimane ha scalato le classifiche di tutto il mondo e ad oggi conta oltre 11.6 milioni di ascolti solo su Spotify. A livello globale è presente in 35 playlist virali con alti posizionamenti (tra cui #4 nella Global Viral 50 e #9 nella Italy Viral 50) e continua senza sosta a cumulare stream. La versione originale di Can't Take My Eyes Off You fu pubblicata nel Maggio del 1967 da Franke Valli e divenne uno dei maggiori successi della sua carriera da solista. La canzone porta la firma di Bob Crewe (autore anche di "Lady Marmalade") e di Bob Gaudio, (compagno di Valli nei Four Seas