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Visualizzazione dei post da giugno, 2013

Una cover dei Delfonics per Green degli Scritti Politti

" Didn't I (Blow Your Mind This Time)" è un classico della musica soul che la band dei Delfonics portò al successo nel 1970 facendolo diventare uno dei brani simbolo del cosiddetto Philly Sound. Alla già lunghissima lista di cover che vede la presenza di nomi come Aretha Franklin, Pattie Labelle e Jimmy Ruffin si arricchisce di una nuova versione di grande livello. Il brano è stato infatti inserito nel nuovo album del progetto British Electric Foundation, nato negli anni 80 da una idea di Ian Marsh e Martyn Ware degli Heaven 17. Il disco si intitola  Music of Quality and Distinction Volume Three - Dark e come già i precedenti due capitoli vede la collaborazione di molti differenti vocalist, da Boy George a Kim Wilde, da Sarha Jane Morris a Sandie Show. Una delle tracce più interessanti è senza dubbio l'elegante versione del brano dei Delfonics cantata da Green Gartside degli Scritti Politti , che si candida ad essere in assoluto un delle migliori di sempre. T

Il nuovo singolo di Sagi Rei è la cover di Baby Baby

Sagi Rei torna a interpretare un classico della dance italiana. Il cantante israeliano, che ormai da tempo si è stabilito nel nostro paese, già nel 2005 aveva debuttato con un disco di cover di successi dance degli anni 90 intitolato Emotional Songs , pubblicato in più di 15 Nazioni, tra cui Stati Uniti, Canada, Germania e Spagna, e rientrato fra i 100 Album Più Venduti in Italia, grazie anche alla nuova notorietà del singolo “L’amour Toujours ( I’ll Fly With You)” scelto nel 2009 come accompagnamento musicale del famosissimo Spot Pubblicitario “INTIMISSIMI”. Dopo aver pubblicato nel 2006 Emotional Songs Volume 2 e aver dedicato nel 2010 un album al  repertorio di Michael Jackson, oggi Sagi pubblica una cover di "Baby Baby", riletta nel suo stile fatto di atmosfere eleganti e rilassate. La versione originale di "Baby Baby" fu pubblicata nel marzo del 1995 dai Corona. La voce è quella della cantante inglese Sandy Chambers, anche se ufficialmente nel ruolo

Il nuovo singolo di Marracash cita "Born To Be Wild"

In gergo tecnico si chiamano snippet che tradotto letteralmente significa "ritaglio". Sono quelle brevi citazioni di altri brani inserite all'interno di una canzone, spesso durante i concerti come ad esempio capita quasi regolarmente in quelli degli U2. Non si tratta dunque di vere e proprie "cover" ma di piccoli frammenti a volte anche di pochi secondi. Come succede in "La Tipa del Tipo", nuovo singolo di Marracash e Tayone che si apre con un omaggio ad un grande classico del rock come "Born To Be Wild". Si tratta del celebre brano degli Steppenwolf del 1968 passato alla storia per essere stato inserito nella colonna sonora del film "Easy Rider" uscito nelle sale l'anno successivo e divenuto in breve un dei film cult dei bikers di tutto il mondo. Del brano, il rapper della Barona cita solo il celebre ritornello per circa 15 secondi, in apertura e in chiusura della canzone Il risultato è comunque spiazzante e divertente

La cover in genovese del Gangnam Style firmata Buio Pesto

E' la cover del famigerato "Gangnam Style"  il nuovo singolo dei Buio Pesto , la band genovese da anni specializzata in divertenti parodie dialettali delle canzoni più famose. Questa estate il gruppo capitanato dal vulcanico Massimo Morini (musicista, attore, direttore d'orchestra, regista cinematografico) non poteva che prendere di mira il tormentone più popolare dello scorso anno. Nella versione dei Buio Pesto la canzone è diventata " Liguria Style " e gioca simpaticamente con i luoghi comuni più diffusi sulla popolazione ligure, dalla proverbiale tirchieria alla tendenza alla lamentela. La versione originale è opera del rapper sudcoreano PSY. Nel corso del 2012, alla faccia della crisi del mercato discografico, ha venduto quasi 10 milioni di copie in tutto il mondo raggiungendo la numero 1 nelle classiche in UK, Canada, Francia, Italia, Germania e ovviamente in Corea del Sud.  Il video ha stabilito un record storico: è stato il primo video su YouT

Elhaida Dani: anche tre cover nel disco di debutto della vincitrice di The Voice

Uscirà il prossimo 2 luglio per la Universal Music l'EP di debutto di Elhaida Dani , vincitrice della prima edizione del talent The Voice of Italy. Si tratta di tre brani che la cantante di origine albanese aveva cantato dal vivo durante le sei puntade dei Live Show durante le quali i cantanti di ciascuna squadra arriveranno sul palco avendo la possibilità di esibirsi in veri e propri concerti " Nessun Dolor e" è una celebre hit di Luicio Battisti che fu pubblicata per la prima volta nel 1978 come lato B del singolo Una Donna Per Amico, e ripresa con successo da Giorgia nel 1994 e da Mina nel 1987. La versionedi Elhaida Dani è molto breve, poco più di due minuti, e certamente il paragone è un po' impietosio. " Mama Knows Best"   è invece il brano con il quale la 19enne cantante di Tirana si è fatta conoscere durante le esibizioni Blind, convincedo tutti e 4 i giurati. La versione originale appartiene a Jessie J che la pubblicò neò 2009 nel suo album di

Lloyd Cole: nel nuovo album anche un classico del country

Lloyd Cole è stato uno dei protagonisti più interessanti della scena pop rock degli anni 80 quando, soprattutto grazie ai primi album pubblicati con i suoi The Commotions, raggiunse anche importanti risultati in termini di vendite. internazionali. La sua carriera è proseguita negli anni con una certa regolarità e qualità anche se da tempo il cantautore inglese non frequenta le zone alte delle classifiche internazionali. Il nuovo album si intitola "Standards" e si apre con la cover di un classico della musica country americana. Il brano si intitola " California Earthquakes " e fu scritta da John Hartford nel 1969 per il suo quinto album omonimo. In Italia il brano è assolutamente sconosciuto al grande pubblico, ma Lloyd Cole è sempre stato un grande appassionato di musica country e Hartford è considerato un virtuoso del banjo e del violino. L'album "Standards" contiene undici tracce ed è uscito lo scorso 21 Giugno per l'etichetta indipendente

Al Percfest di Laigueglia un tributo ai Beatles

Omaggio ai Beatles al Percfest di Laigueglia (SV) giunto ques'anno alla sua 18esima edizione. Il previsto conerto di Gino Paoli in programma domani sera è stato cancellato per una improvvisa indisponibilità dell'artista. Non sarà però un sabato sera di minor prestigio quello di domani a Laigueglia perché Danilo Rea, compagno sul palco di Paoli, lo "sostituirà" più che degnamente con un tributo ai Beatles. È infatti dedicato al quartetto più famoso al mondo il recital che il pianista presenterà sul palco di Piazza Marconi, dove negli anni il pubblico ha potuto applaudire alcuni dei più grandi nomi del jazz italiano. Un repertorio, per altro, quello dei Beatles con il quale Rea si è anche confrontato in "trio". Il tutto espresso con un linguaggio ricco di seduzione e di incanti che, di fatto, aprono nuove piste compositive e interpretative per il jazz italiano. Il concerto del celebre pianista è uno dei 120 appuntamenti musicali e didattici gratuiti che

Jennifer Hudson canta "Proud Mary" con John Fogerty

C'è anche una bella versione di " Proud Mary " cantata insieme a Jennifer Hudson nel  nuovo album di John Fogerty nel quale l'ex leader dei Creedence Clearwater Revival riprende le canzoni più celebri del suo repertorio con la formula "classici e duetti". Non sono certo che sia corretto considerare i brani delle vere e proprie cover visto che si tratta di canzoni che lo stesso Fogerty ha scritto e cantato nella versione originale, anche se formalmente appartengono tutte al repertorio della band. "Proud Mary" fu pubblicata dai Creedence nel 1969 all'interno dell'album Bayou Country e divenne uno dei brani più amati della storia del gruppo. Fu pubblicata anche come 45 giri arrivando fino alla numero 2 della classifica americana, il primo di una serie di 5 singoli della band che arrivarono a sfiorare la vetta della classifica senza pero mai arrivare alla numero uno. Ma la grande popolarità del brano è dovuta anche alle tante cover. Nel s

"Diamonds" di Rihanna in versione hardcore

Una versione hardcore di " Diamonds " di Rihanna. A tentare l'ardito connubio sono stati i Sighting Fault band romana di alternative rock che ha in questi giorni proposto il brano sul proprio canale di Youtube. La band è nata nel 2011 ed formata dal cantante Simone Fragasso, il bassista Fabrizio Marini, il chitarrista Brando Petrolo il chitarrista Andrés Rusinque Sudar e il batterista Matteo Gallone. Il gruppo ha già al proprio attivo un paio di brani e sta ora lavorando all'album di debutto. Ad accompagnare i cinque ragazzi c'è per l'occasione la voce di Alessandra Fioretti, chiamata al non facile compito di non sfigurare nel confronto con la celebre cantante delle Barbados. La versione originale del brano è stata pubblicata da Rihanna nel settembre del 2012 per lanciare il nuovo album "Unapologetic" ed in poche settimane ha raggiunto la vetta delle classifiche sia negli Stati Uniti che in Inghilterra diventando uno dei brani più popolari del

Una Tribute Band per festeggiare i 70 anni della Carrà

Anche la musica indipendente italiana rende omaggio a Raffaella Carrà. Per festeggiare i 70 anni della cantante il patron del MEI Giordano Sangiorgi ha lanciato dalle pagine del suo sito una curiosa iniziativa ideata insieme al leader dei Ridillo Daniele Bengi Benati. Si tratta del progetto Carramba, una tribute band che, si legge nel comunicato ufficiale "vuole rendere omaggio alla piu’ grande show girl italiana e al suo mondo" Per cercare la frontwoman della band, che rinnoverà in chiave attuale il repertorio storico dell’artista, che dovrà essere cantante, presentatrice e ballerina saranno presto lanciate delle audizioni. Inoltre, c’è in progetto una compilation on line di brani riveduti e corretti dalla nuova scena indie dedicati a Raffaella Carra’. La prima uscita della tribute band sarà a fine settembre in occasione del Mei 2.0 a Faenza.  Iniziativa senza dubbio originale visto che, nonostante la grande popolarità della Carrà, il suo repertorio non è stato quasi

Dave Koz: un omaggio ai Beatles nel nuovo album

E' un vero e proprio supergruppo di smooth jazz quello radunato dal sassofonista Dave Koz per il suo nuovo album. Il disco si intitola "Summer Horns" e vede il musicista americano in compagnia di una seri di importanti "Friends" fra i quai spiccano i nomi di Mindi Abair al sax alto, Gerald Albright al sax baritono, Paul Brown alla chitarra e Ricky Lawson alla batteria. Tutti nomi di primo piano della scena smooth jazz che ha visto Dave Koz come uno dei protagonisti principali degli ultimi anni, in particolare grazie al successo dell'album "into Tomorrow" che nel 2010 ha raggiunto la vetta della classifica Jazz di Billboard. L'album "Summer Horns" è interamente composto da cover, quasi tutte strumentali, scelte spaziando tra generi musicali molto distanti tra loro. Si passa da uno standard del jazz come "Take 5" a capolavori del soul come "I Got You (I feeel good)" di James Brown, dalla celebre "God Ble

A settembre il Freddie Mercury Tribute in Blu Ray

Arriverà nei negozi il prossimo 2 settembre la riedizione in Blu Ray del Freddie Mercury Tribute ,  in versione quasi completa. Il "quasi" è d'obblicgo visto che in realtà alcune delle esibizioni del copncerto che si tenne nel 1992 allo stadio di Wembley, sono state ancora una volta escluse Si  tratterà comunque di una edizione molto più completa di quella pubblicata nel 2002, all'epoca molto criticata dai fan poiché priva di tutta la prima parte dello spettacolo, svoltasi durante il pomeriggio e nella quale i Metallica, gli Extreme, i Guns 'n Roses e i Def Leppard eseguirono perlopiù canzoni proprie. Restano esclusi dal video l'esibizione degli Spinal Tap (per motivi non chiari) e sopratutto resta purtroppo ancora esclusa l'esibizione di Robert Plant. L'ex cantante dei Led Zeppelin aveva eseguito una bella cover di "Innuendo" (con snippet del brano Kashmir) e "Crazy Little Thing Called Love" che però non non venne incluse sia

I Fun. rendono omaggio agli Stones nel concerto di Ferrara

Anche una cover dei Rolling Stones nella setlist del concerto che i Fun. hanno tenuto lo scorso 12 Giugno in Piazza Castello a Ferrara. La giovane band americana ha eseguito una versione di "You Can't Always Get What You Want", brano che Jagger e compagni pubblicarono nel 1969 nell'album "Let it bleed". A proposito dell'originale circola da anni una divertente leggenda secondo la quale l'ispirazione per il titolo venne fornita al cantante da un giovane barista di un locale dell'Indiana che non potendo accontentare le richieste di Jagger, gli rispose con la frase "Non sempre puoi avere quello vuoi". Ma è molto probabile si tratti di uno dei tanti aneddoti inventati che circolano sulla band. Curioso come il pubblico di Ferrara, composto fondamentalmente da teenager, abbia invece accolto con grandi applausi un brano composto prima della nascita dei loro genitori. La band di Nate Ruess aveva già più volte in passato eseguito il brano

Mumford & Sons e Elvis Costello: una cover di The Ghost of Tom Joad.

Anche Elvis Costello e i Mumford & Sons hanno aderito alla campagna Agit 8, un nuovo progetto ideato dal gruppo One Campaign , creato dal leader degli U2, Bono Vox. Si tratta di un'appello in musica a favore delle popolazioni africane, rivolto ai grandi leader del mondo che il prossimo 17 giugno si incontreranno a Fermanagh in Irlanda del Nord per la riunione del G8. La musica può cambiare il mondo. Ne sono più che mai convinti gli aderenti a  One Campaign  che hanno raccolto le canzoni di protesta più importanti della storia con l'iniziativa "The Power Of Protest Song". Molti gli artisti che hanno aderito realizzando una cover come nel caso di Elvis Costello e dei  Mumford & Sons che hanno inciso una loro versione di " The Ghost Of Tom Joad " di Bruce Springsteen. Il Boss pubblicò la canzone nel 1995 all'interno dell'album omonimo. Si tratta di una delle canzoni più politiche del suo repertorio, basta sul personaggio di una novella di

Le canzoni di Stefano Rosso cantate da Andrea Tarquini

Il 15 settembre del 2008 moriva a 60 anni il cantautore romano Stefano Rosso . Oggi a cinque anni dalla sua scomparsa a rendergli omaggio è uno dei suoi allievi, Andrea Tarquini che ha pubblicato l'album tributo “REDS! Canzoni di Stefano Rosso” . Il disco è stato anticipato dall’inedito “C’è un vecchio bar” brano scritto e composto da Stefano Rosso, ma mai inciso, che viene ora riproposto da Andrea Tarquini così come veniva suonato in privato dal cantautore romano. “Con la sua morte – racconta il quarantenne cantante romano  – tutte quelle canzoni che per anni avevano fatto da colonna sonora alla mia vita, tutti quegli insegnamenti e quegli studi di chitarra, tornarono attuali nella mia testa e nel mio cuore. Mi accorsi che le sue canzoni, molte delle quali splendide, non avevano ricevuto il riconoscimento che meritavano. Così, insieme ad altri amici, iniziammo a pensare ad un progetto che diventasse un reale tributo.” “REDS! Canzoni di Stefano Rosso” contiene 10 brani del re

Molte cover d'autore nel nuovo album live di Massimo Ranieri

Molte cover tra le canzoni che Massimo Ranieri ha scelto per il suo nuovo album live. Il disco, pubblicato dalla Nar, si intitola come la recente e fortunata tournee del cantante napoletano, "Sogno e son desto (Chi nun tene coraggio nun se cocca cu e femmene belle)". Ad accompagnare Ranieri ci sono Massimiliano Rosati chitarre, Mario Guarini contrabbasso, Flavio Mazzocchi piano e tastiere, Luca Trolli alla batteria e Donato Sensini al sax. Nella tracklist colpisce non solo l'assenza di alcuni classici del repertorio del cantante come "Perdere l'amore" o "Rose Rosse", e la presenza di alcuni omaggi ai grandi cantautori italiani. Come nel caso di "Don Raffaè" capolavoro scritto da Mauro Pagani, Massimo Bubola e Fabrizio De Andrè che faceva parte dell'album "Le Nuvole" del 1990. Dialetto napoletano protagonista anche nella cover della celebre "Je so' pazzo" di Pino Daniele. L'originale risale al 197

The Script: una cover di "Heroes" per la Regina Elisabetta

Puntata memorabile del BBC Live Lounge quella dello scorso 7 giugno. Tra gli ospiti presenti nello studio della radio di stato inglese c'era infatti anche la Regina Elisabetta II. La monarca, che ha da poco festeggiato i 60 anni del suo regno, ha visitato i nuovi studi della BBC Radio 1 e ha assistito, con uno dei suoi proverbiali cappellini, alla esibizione dei The Script . La band irlandese ha eseguito una bella versione di " Heroes ", classico di David Bowie del 1977, che la Regina non è sembrato però apprezzare particolarmente (foto) . Il gruppo aveva già in passato proposto dal vivo una cover della canzone con un arrangiamento unplugged. Per l'occasione però la band era accompagnata dalla giovane cantante Indiana che ha cantato non senza un po' di emozione il brano, soprattutto nel passaggio nel quale, adattando il testo originale, ha citato proprio la Regina con la strafa che è diventata "I will be  be Queen and you will be King". Peccato sol

Il nuovo album di George Benson è un omaggio a Nat King Cole

George Benson ha da poco compiuto 70 anni e nel corso della sua leggendaria carriera iniziata nel lontano 1964 ha pubblicato più di 50 album in studio vincendo ben 10 Grammy Award. Il suo nuovo album si intitola Inspiration ed è un omaggio a Nat King Cole , celebre cantante e musicista americano scomparso nel 1965 e che Benson ha sempre indicato come una delle sue principali fonti di ispirazione artistica. Le 13 tracce del disco, che diventano 15 nella versione deluxe, sono state scelte tra alcune delle canzoni più conosciute del repertorio del cantante americano, da "When I Fall in Love" a "Route 66".  In particolare "Unforgettable" che è probabilmente la più celebre tra le canzoni cantate da Nat King Cole, è stata scelta come primo singolo per promuovere l'album. La versione originale risale al 1951 ma 40 anni dopo Natalie Cole riportò il brano in vetta alle classifiche grazie ad una curiosa cover nella quale duettava virtualmente con il padre

Popa Chubby: nel nuovo album la cover di Over The Rainbow

Se siete stanchi della cover di "Over The Rainbow" cantata da Chiara nell'onnipresente spot televisivo di Telecom Italia,  vi segnalo una versione decisamente meno zuccherosa del grande classico di Judy Garland. Si tratta della cover realizzata da Popa Chubby, chitarrista americano noto per il suo stile blues e per il suo aspetto fisico corpulento. Tra le 12 canzoni che compongono il suo nuovo album Universal Breakdown Blues, spicca proprio la versione del brano che 1939 era stato inserito nella colonna sonora del film "Il Mago di Oz" e che da allora è stato ricantato da centinaia di artisti. Il sito Second Hand Song (vera enciclopedia delle cover) ne ha catalogato ben 312 versioni officiali. La trecentotredicesima è quella di Ted Horowitz (vero nome del chitarrista newyorkese) che affronta il brano con grande grinta ma anche con una buona dose ironia, visto che nell'intro si diverte a citare le note immortali di "Per Elisa" di Ludwig Van Beeth

A Milano Springsteen rende omaggio a Little Richard e agli Isley Brothers

Stadio San Siro esaurito ieri sera per il ritorno del Boss con la terza data italiana del suo nuovo tour. Quasi sessanta mila fan hanno applaudito il rocker americano che come al solito bon si è risparmiato. una scaletta composta da ben 33 canzoni per uno show durato quasi 3 ore e mezza. E come sempre le sorprese non sono mancate : in occasione della data milanese il Boss non solo ha scelto di suonare per intero l'album "Born In The USA", ma ha anche regalato ai fan tre cover interessanti. Oltre a "Twist and Shout" che Springsteen aveva già inserito nella scaletta del concerto di Padova e in quello di Napoli e che ormai è quasi immancabile nelle date del Wrecking Ball Tour , sona arrivati altri due omaggi all'epoca d'oro del rock 'n roll. con le cover di " Long Tall Sally " e "Shout" . La prima è un classico di Little Richard del 1956 che vanta centinaia di versioni differenti, dai Beatles a Kinks fino agli Scorpions. "

Il nuovo singolo dei Cluster è la cover di Ti Sento

Momento di grande popolarità, nel mondo delle cover, per i  Matia Bazar, il cui repertorio degli anni 80 viene sempre più spesso ripreso dalle nuove realtà musicali, soprattutto nei talent. Qualche settimana fa ho segnalato la presenza della loro "Ti Sento" nella compilation di The Voice of Italy. Il medesimo brano è stato ripreso - in modo assai più interessante - anche dai Cluster, band genovese che si era fatta notare nel 2008 nel corso della prima edizione di X Factor. La versione originale del brano scritto da Aldo Stellita, Sergio Cossu e Carlo Marrale e prodotto da Celso Valli, risale al 1986. Il 45 giri raggiunse la numero uno della Hit Parade e trascinò al successo l'album  Melanchólia . . I Matia la incisero anche in versione inglese con il titolo di "I Feel You" ottenendo l'inaspettato apprezzamento di Chris Lowe dei Pet Shop Boys che ha spesso citato il brano come uno dei suoi preferiti. Il gruppo dei Cluster, formato da cinque musicisti pro

Prince: la cover di "Even Flow" dei Pearl Jam

Durante il soundcheck per il concerto al Myth di Minneapolis, Prince si è divertito ad eseguire la cover di " Even Flow ", celebre brano dei Pearl Jam che la band di Seattle aveva inserito nel suo album di debutto "Ten" nel 1991. La registrazione audio, di discreta qualità,  è stata "rubata" da un membro sello staff del sito didrfunkenberry.com che si era evidentemente "imbucato" nelle prove. Si tratta di una sorta di improvvisazione strumentale che partendo dal riff di "Rock steady" di Aretha Franklin, sfocia nel brano dei Pearl Jam, certamente il più "funky" del loro repertorio. Il Principe è accompagnato dal suo nuovo gruppo le 3rdEyegirl, formato dalla chitarrista canadese Donna Grantis, dalla bassista danese Ida Nielsen e dalla batterista americana Hannah Ford. Che casualmente oltre che tre ragazze sono anche di bella presenza. Chissà se Prince ci aveva fatto caso...

Springsteen chiude il concerto di Padova con la cover di Twist and Shout

Si è chiuso con una cover memorabile il concerto padovano di Bruce Springsteen . Dopo quasi tre ore di musica e ben ventisette canzoni il Boss ha salutato il pubblico dello Stadio Euganeo con una bella versione di " Twist and Shout " che aveva inserito anche nella setlist del concerto di Napoli del 3 giugno. Il brano rappresenta uno dei casi più interessanti nella "storia delle cover". La versione originale fu scritta nel 1961 da un giovane Bert Burns e interpretata dai Top Notes con la produzione di Phil Spector. Burns però non era soddisfatto del risultato e chiese agli Isley Brothers di farne una versione più movimentata, che volle produrre di persona e che riscosse immediato successo. Molti di coloro che negli anni l'hanno ricantata hanno preso come riferimento proprio la versione degli Isley Brothers, pubblicata nel 1962. In particolare i Beatles che ne incisero una memorabile versione nel loro album di debutto. Il Boss aveva già in passato interpr