Passa ai contenuti principali

Eric Clapton: nel nuovo album un omaggio a Robert Johnson

Eric Clapton è tornato a rendere omaggio al suo maestro Robert Johnson. Il nuovo album di Mr. Slowhand contiene infatti anche la cover di "Stones in My Passway" brano che il leggendario bluesman incise nel 1937.
Clapton aveva in realtà già inciso una versione del brano nel 2004 per l'album "Me and Mr. Johnson" ma la lista degli artisti che hanno interpretato il brano è molto lunga e comprende nomi importanti come John Hammond, John Mellencamp e Joe Bonamassa.

La versione originale fu pubblicata dalla Vocalion Records nel Novembre del 1937 e fa dunque parte del ristretto numero di canzoni (circa una trentina) pubblicate dal chitarrista.
Il testo - nel quale molti critici hanno letto riferimenti biblici - parla di un uomo dopo aver chiesto di avere potere sulle altre anime, si trova a perdere il potere sul proprio corpo e sulla propria anima.

Alcuni critici - come ad esempio Thomas Ward di Allmusic - lo considerano come uno dei brani minori nel repertorio di Johnson - ma Clapton ha spiegato in alcune interviste cone si tratti di un brano complicato da cantare e suonare contemporaneamente, visto che il bluesman americano lo suonava con un "cross-tempo" inusuale.

Clapton non ha mai nascosto la sua ammirazione nei confronti di Robert Johnson, da lui definito "il più influente musicista di tutti i tempi". Non è un caso che tra le oltre 250 cover che il chitarrista inglese ha inciso nel corso della sua carriera molte siano proprio prese dal repertorio del leggendario bluesman, da "Crossroads" a " Hell Hound on My Trail" ,"Malted Milk" e molte altre.


"I Still Do" è il ventitreesimo album da solista nella carriera di Eric Clapton ed è uscito lo scorso 20 maggio per l'etichetta Bushbranch Records/Surfdog Records. .

Il disco - prodotto da Glyn Johns - contiene numerose cover tra le quali anche brani di Bob Dylan, Leroy Carr e Skip James.


Commenti

Post popolari in questo blog

Una cover dei Metallica per il nuovo spot Spot Renault

Scala & Kolacny Brothers Il nuovo spot della Renault in onda in questi giorni nei principali canali televisivi italiani ha fatto riscoprire al pubblico una cover di "Nothing Else Matters" dei Metallica. Una versione "corale" pubblicata nel 2010 dal gruppo belga Scala & Kolacny Brothers del quale ci siamo già più volte occupati su queste pagine. La cover era contenuta nel loro album "Circle" e venne utilizzata nel primo episodio della serie televisiva Crisis, nel primo episodio della diciottesima stagione di Squadra Speciale Cobra 11 e nella colonna sonora del film Sangue del mio sangue. Ora la cover è stata scelta per lo spot "Renault Austral E-Tech full hybrid" nella quale vengono mostrati due robot che smontano un’auto. La versione originale di "Nothing Else Matters" faceva parte del "Black Album" dei Metallica uscito nel 1992; la scrisse il chitarrista James Hatfield per una sua vecchia fidanzata ma la giud

Bella Ciao: le versioni più belle

Bella Ciao è sicuramente il più famoso canto dei partigiani ed il più intonato ancora oggi in occasione del 25 aprile. Nasce come canto popolare antifascista italiano, prima della Liberazione, ma è diventato poi celeberrimo dopo la Resistenza. Le origini della canzone sono però ancora oggi controverse. Qualcuno come il cantautore e storico Ivan Della Mea sosteneva che l’autore potesse essere un medico ligure che viveva a Montefiorino nel Modenese. Per quanto riguarda la melodia, fu probabilmente presa da una serie di canti popolari ottocenteschi di area piemontese. Ma c'è anche chi sostiene che l'origine possa ritrovarsi in un canto epico lirico diffuso in pianura padana intitolati "Bevanda sonnifera”, o in un canto diffuso in Trentino che conteneva quell’iterazione di “ciao ciao” scandito con le mani che serviva a dare il ritmo al gioco dei bambini. Si è anche a lungo ipotizzato un legame con un canto delle mondine padane, anche per la versione  realizzata da

Surf Mesa: “Ily (I Love You Baby)” è un omaggio a Frankie Valli

Ennesima versione per l'intramontabile "Can't Take My Eyes Off You". A riportare in classifica il brano che Frankie Valli condusse al successo nel 1967, è il giovane produttore californiano Surf Mesa in collaborazione con Emilee per la parte vocale. Il brano - che della versione originale riprende solo il ritornello -  è diventato “Ily (I Love You Baby)” e in poche settimane ha scalato le classifiche di tutto il mondo e ad oggi conta oltre 11.6 milioni di ascolti solo su Spotify. A livello globale è presente in 35 playlist virali con alti posizionamenti (tra cui #4 nella Global Viral 50 e #9 nella Italy Viral 50) e continua senza sosta a cumulare stream. La versione originale di Can't Take My Eyes Off You fu pubblicata nel Maggio del 1967 da Franke Valli e divenne uno dei maggiori successi della sua carriera da solista. La canzone porta la firma di Bob Crewe (autore anche di "Lady Marmalade") e di Bob Gaudio, (compagno di Valli nei Four Seas