Passa ai contenuti principali

Dominic Miller: nel nuovo album una cover di Sting

Si intitola Silent Light il nuovo album di Dominic Miller, il primo in carriera per la blasonata etichetta ECM. Nel disco - pubblicato lo scorso 7 aprile – trova spazio anche una cover presa dal repertorio di Sting, musicista con il quale Miller collabora in studio e dal vivo dai tempi di ha legato il suo nome a un’ormai storica militanza in studio e dal vivo dai tempi di The Soul Cages (pubblicato nel 1991). Si tratta della cover di “Fields of Gold” brano che nella versione originale contenuta nell’album “Ten Summoner's Tales” vedeva la presenza alla chitarra acustica proprio dello stesso Miller con uno splendido assolo.
È una delle melodie più belle scritte da Sting – ha raccontato il chitarrista argentino a proposito di “Fiels of Gold” – l’ho spesso eseguita dal vivo e mi sembrava importante inserirla nel disco, Ho in particolare amato molto la versione di Eva Cassidy”.

Sting scrisse la canzone nel 1993 ispirandosi ai colori al tramonto di un campo d'orzo situato nei pressi di una casa che aveva appena acquistato a Wilsford-cum-Lake nel Wiltshire, vicino a Stoneheng. Ma è anche una dolce dedica alla moglie Trudie sposata l’anno prima. Il brano fu pubblicato come singolo ottenendo un buon successo, ma soprattutto contribuì alle vendite dell’album “Ten Summoner's Tales” numero 2 nelle classifiche in USA e UK e numero 1 in Italia.
“Alcune delle mie canzoni di maggior successo sono molto semplici – ha spiegato Sting – Fileds of Gold è una semplice ballata folk”.
E’ una delle canzoni più coverizzate del repertorio del cantante inglese: oltre alla già citata versione di Eva Cassidy (pubblicata nel 1996) il brano è stato interpretato tra gli altri da Cliff Richard, Tommy Emmanuel, dai 2Cellos, dai Fourplay e dal nostro Mango. La versione di Miller - che in carriera ha suonato con musicisti del calibro di Phil Collins, Tina Turner, Steve Winwood, Peter Gabriel e Paul Young – è strumentale e eseguita con il solo utilizzo della chitarra acustica. L’album Silent Light è l’undicesimo dal solista per il chitarrista argentino che per il titolo si è ispirato ad una pellicola del regista messicano Carlos Reygadas. Miller è attualmente impegnato nel suo tour che lo porterà a suonare a Bologna il prossimo 19 aprile.

Commenti

Post popolari in questo blog

Una cover dei Metallica per il nuovo spot Spot Renault

Scala & Kolacny Brothers Il nuovo spot della Renault in onda in questi giorni nei principali canali televisivi italiani ha fatto riscoprire al pubblico una cover di "Nothing Else Matters" dei Metallica. Una versione "corale" pubblicata nel 2010 dal gruppo belga Scala & Kolacny Brothers del quale ci siamo già più volte occupati su queste pagine. La cover era contenuta nel loro album "Circle" e venne utilizzata nel primo episodio della serie televisiva Crisis, nel primo episodio della diciottesima stagione di Squadra Speciale Cobra 11 e nella colonna sonora del film Sangue del mio sangue. Ora la cover è stata scelta per lo spot "Renault Austral E-Tech full hybrid" nella quale vengono mostrati due robot che smontano un’auto. La versione originale di "Nothing Else Matters" faceva parte del "Black Album" dei Metallica uscito nel 1992; la scrisse il chitarrista James Hatfield per una sua vecchia fidanzata ma la giud

Bella Ciao: le versioni più belle

Bella Ciao è sicuramente il più famoso canto dei partigiani ed il più intonato ancora oggi in occasione del 25 aprile. Nasce come canto popolare antifascista italiano, prima della Liberazione, ma è diventato poi celeberrimo dopo la Resistenza. Le origini della canzone sono però ancora oggi controverse. Qualcuno come il cantautore e storico Ivan Della Mea sosteneva che l’autore potesse essere un medico ligure che viveva a Montefiorino nel Modenese. Per quanto riguarda la melodia, fu probabilmente presa da una serie di canti popolari ottocenteschi di area piemontese. Ma c'è anche chi sostiene che l'origine possa ritrovarsi in un canto epico lirico diffuso in pianura padana intitolati "Bevanda sonnifera”, o in un canto diffuso in Trentino che conteneva quell’iterazione di “ciao ciao” scandito con le mani che serviva a dare il ritmo al gioco dei bambini. Si è anche a lungo ipotizzato un legame con un canto delle mondine padane, anche per la versione  realizzata da

Surf Mesa: “Ily (I Love You Baby)” è un omaggio a Frankie Valli

Ennesima versione per l'intramontabile "Can't Take My Eyes Off You". A riportare in classifica il brano che Frankie Valli condusse al successo nel 1967, è il giovane produttore californiano Surf Mesa in collaborazione con Emilee per la parte vocale. Il brano - che della versione originale riprende solo il ritornello -  è diventato “Ily (I Love You Baby)” e in poche settimane ha scalato le classifiche di tutto il mondo e ad oggi conta oltre 11.6 milioni di ascolti solo su Spotify. A livello globale è presente in 35 playlist virali con alti posizionamenti (tra cui #4 nella Global Viral 50 e #9 nella Italy Viral 50) e continua senza sosta a cumulare stream. La versione originale di Can't Take My Eyes Off You fu pubblicata nel Maggio del 1967 da Franke Valli e divenne uno dei maggiori successi della sua carriera da solista. La canzone porta la firma di Bob Crewe (autore anche di "Lady Marmalade") e di Bob Gaudio, (compagno di Valli nei Four Seas