Passa ai contenuti principali

Fausto Leali e Enrico Ruggeri: la cover di Gianna

Nonostante "Gianna" sia non solo il brano più famoso di Rino Gaetano ma anche uno dei classici della musica italiana, non si tratta di una canzone molto "coverizzata".
Ora a interpretarla a quasi 40 anni dalla sua pubblicazione ci hanno pensato Fausto Leali ed Enrico Ruggeri. Il brano - che da venerdì 7 aprile sarà in rotazione radiofonica - è contenuto nell'album "Non solo Leali” pubblicato lo scorso ottobre dalla NAR. Un disco di cover ricco di collaborazioni prestigiose (da Baglioni a Mina, da Tozzi a De Gregori) che suggella una carriera che ha avuto nelle cover i suoi punti più alti. Leali fu infatti il primo ad incidere in Italia una canzone dei Beatles (nel 1963) e il suo maggiore successo "A Chi" era la rielaborazione di "Hurt" di Roy Hamilton,

Rino Gaetano cantò "Gianna" nel 1978 sul palco del Teatro Ariston in occasione del 28° Festival di Sanremo classificandosi in terza posizione. Era stata la sua casa discografica - la IT di Vincenzo Micocci. a insistere con il cantautore per partecipare al Festival. Rino - che non era molto convinto- solo all'ultimo minuto accettò di sostituire la più graffiante Nuntereggae più con la più vivace e scanzonata Gianna. Una scelta azzeccata visto che il singolo raggiunse la numero uno della Hit Parade e risultò 13esimo nella classifica dei più venduti dell'anno. Merito anche dell'indimenticabile esibizione sul palco di Sanremo, sul quale Rino si presentò con un improbabile cilindro e una simpatica chitarrina.
Nonostante si tratti dei uno dei classici della musica italiane non sono state molte le cover: da segnalare la versione dei Ornella Vanoni del 2001 e una buffa versione in tedesco di Wolfgang Petry uscita nel 1979. Nel 1996 il brano tornò in classifica grazie agli Articolo 31 che lo campionarono per la loro "Così e cosà".
Il brano è stato scelto da Leali per il particolare ritmo e per la portata rivoluzionaria che esprime nel testo.

Commenti

Post popolari in questo blog

Una cover dei Metallica per il nuovo spot Spot Renault

Scala & Kolacny Brothers Il nuovo spot della Renault in onda in questi giorni nei principali canali televisivi italiani ha fatto riscoprire al pubblico una cover di "Nothing Else Matters" dei Metallica. Una versione "corale" pubblicata nel 2010 dal gruppo belga Scala & Kolacny Brothers del quale ci siamo già più volte occupati su queste pagine. La cover era contenuta nel loro album "Circle" e venne utilizzata nel primo episodio della serie televisiva Crisis, nel primo episodio della diciottesima stagione di Squadra Speciale Cobra 11 e nella colonna sonora del film Sangue del mio sangue. Ora la cover è stata scelta per lo spot "Renault Austral E-Tech full hybrid" nella quale vengono mostrati due robot che smontano un’auto. La versione originale di "Nothing Else Matters" faceva parte del "Black Album" dei Metallica uscito nel 1992; la scrisse il chitarrista James Hatfield per una sua vecchia fidanzata ma la giud

Bella Ciao: le versioni più belle

Bella Ciao è sicuramente il più famoso canto dei partigiani ed il più intonato ancora oggi in occasione del 25 aprile. Nasce come canto popolare antifascista italiano, prima della Liberazione, ma è diventato poi celeberrimo dopo la Resistenza. Le origini della canzone sono però ancora oggi controverse. Qualcuno come il cantautore e storico Ivan Della Mea sosteneva che l’autore potesse essere un medico ligure che viveva a Montefiorino nel Modenese. Per quanto riguarda la melodia, fu probabilmente presa da una serie di canti popolari ottocenteschi di area piemontese. Ma c'è anche chi sostiene che l'origine possa ritrovarsi in un canto epico lirico diffuso in pianura padana intitolati "Bevanda sonnifera”, o in un canto diffuso in Trentino che conteneva quell’iterazione di “ciao ciao” scandito con le mani che serviva a dare il ritmo al gioco dei bambini. Si è anche a lungo ipotizzato un legame con un canto delle mondine padane, anche per la versione  realizzata da

Surf Mesa: “Ily (I Love You Baby)” è un omaggio a Frankie Valli

Ennesima versione per l'intramontabile "Can't Take My Eyes Off You". A riportare in classifica il brano che Frankie Valli condusse al successo nel 1967, è il giovane produttore californiano Surf Mesa in collaborazione con Emilee per la parte vocale. Il brano - che della versione originale riprende solo il ritornello -  è diventato “Ily (I Love You Baby)” e in poche settimane ha scalato le classifiche di tutto il mondo e ad oggi conta oltre 11.6 milioni di ascolti solo su Spotify. A livello globale è presente in 35 playlist virali con alti posizionamenti (tra cui #4 nella Global Viral 50 e #9 nella Italy Viral 50) e continua senza sosta a cumulare stream. La versione originale di Can't Take My Eyes Off You fu pubblicata nel Maggio del 1967 da Franke Valli e divenne uno dei maggiori successi della sua carriera da solista. La canzone porta la firma di Bob Crewe (autore anche di "Lady Marmalade") e di Bob Gaudio, (compagno di Valli nei Four Seas