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Tributo a 'Sgt Pepper' alla Fenice di Venezia

Anche il Teatro La Fenice di Venezia celebra i 50 anni di Sgt. Pepper Lonely Hearts Club Band, album capolavoro dei quattro di Liverpool che arrivò nei negozi il 1 Giugno del 1967.

Un concerto-tributo in programma il 1 Luglio dedicato ai Beatles che vedrà sul palco l'attore Fabrizio Bentivoglio, l'Orchestra del Teatro La Fenice e la Magical Mystery Orchestra, insieme alle voci dei Growin' Up Singers.

Il programma musicale prevede l'esecuzione integrale dell'album Sgt. Pepper, uno dei più importanti dischi nella storia della musica pop e un capolavoro del Novecento., e una scelta di brani dello stesso periodo tratti dalla colonna sonora del film The Magical Mystery Tour, tra cui le celebri Penny Lane e Strawberry Fields Forever. Inoltre l'Orchestra del Teatro veneziano diretta da Fabio Codeluppi eseguirà in prima italiana la Yellow Submarine Suite di George Martin.

Il progetto - firmato da Eddy de Fanti e Francesco Fracassi - si avvale dei testi del giornalista Giò Alajmo.

Insieme dal 1991, con una formazione attualmente affiatata, che ha cambiato soltanto il batterista, la MMO ha fatto della ricerca filologica e dello stile il suo obiettivo principale. Rispettosa della scrittura e dello spirito beatlesiano, l’orchestra ha saputo inserire un qualche cosa di personale davvero eccitante, che rende ogni sua esibizione una gioia per gli occhi e le orecchie. Partita inizialmente come duo – voci e chitarre acustiche – la MMO conta ora più di dieci elementi, con un quartetto d’archi femminile, una sezione fiati, un attore, in modo da dare il massimo risalto alla classicità di molte composizioni di Lennon-McCartney e di George Harrison, ma soprattutto interpretare quelle canzoni mai eseguite dal vivo dai Beatles, ma soltanto in studio di registrazione.

Sgt. Pepper Lonely Hearts Club Band è l'ottavo album nella carriera dei Beatles, ed è considerato uno dei più importanti dischi nella storia della musica pop. Fu il frutto di un lavoro complesso – tra l’inverno e la primavera del 1967, 700 ore di registrazione, un’enormità per la discografia dell’epoca - a due anni dall'abbandono, da parte dei baronetti, dei concerti dal vivo. Alla riuscita del prodotto hanno collaborato George Martin, autore, musicista e loro storico produttore, una schiera di tecnici e un’equipe di artisti, guidati da Jann Haworth e Peter Blake, che hanno curato la confezione e la copertina, altrettanto celebrata e rivoluzionaria.

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