Passa ai contenuti principali

Tributo a Roger Miller: la cover di Loretta Lynn

Dolly Parton, Ringo Starr, Huey Lewis, Brad Paisley i Cake e Loretta Lynn sono solo alcuni degli artisti che hanno reso omaggio alla musica di Roger Miller, vera leggenda della musica country.
L’album che prende il nome dalla più celebre delle canzoni scritte dal musicista texano, uscirà il prossimo 31 agosto per la BMG con il titolo di “King Of The Road – A Tribute to Roger Miller” e conterrà 37 brani suddivisi in due CD. Tra le cover già disponibili in rete, si segnala la bella versione di “Half a Mind” cantata dalla leggendaria Loretta Lynn. La versione originale cantata da Ernest Tubb risale al 1958, mentre Miller pubblicherà la sua interpretazione solo molti anni più tardi.
La stessa Lynn aveva già inciso il brano nel 1965.





Il disco è stato prodotto da Dean Miller, il figlio del grande musicista scomparso nel 1992 a soli 56 anni e che dal 1995 fa parte della Country Music Hall of Fame.


King of the Road track listing:
1. “Chug-a-Lug,” Asleep at the Wheel featuring Huey Lewis
2. “Dang Me,” Brad Paisley
3. “Leaving’s Not the Only Way to Go,” The Stellas and Lennon & Maisy
4. “Kansas City Star,” Kacey Musgraves
5. “World So Full of Love,” Rodney Crowell
6. “Old Friends,” Willie Nelson, Kris Kristofferson and Merle Haggard
7. “Lock, Stock and Teardrops,” Mandy Barnett
8. “You Oughta Be Here With Me,” Alison Krauss featuring the Cox Family
9. “The Crossing,” Ronnie Dunn and the Blind Boys of Alabama
10. “In the Summertime,” The Earls of Leicester featuring Shawn Camp
11. “England Swings,” Lyle Lovett
12. “You Can’t Rollerskate in a Buffalo Herd,” Various Artists
13. “Half a Mind,” Loretta Lynn
14. “Invitation to the Blues,” Shooter Jennings and Jessi Colter
15. “It Only Hurts Me When I Cry” (Live), Dwight Yoakam
16. “Oo De Lolly,” Eric Church
17. “Engine, Engine #9,” Emerson Hart featuring Jon Randall
18. “When Two Worlds Collide,” Flatt Lonesome
19. “Reincarnation,” Cake
20. “You Can’t Do Me This Way,” Dean Miller featuring the McCrary Sisters
21. “Nothing Can Stop Me,” Toad the Wet Sprocket
22. “Husbands and Wives,” Jamey Johnson featuring Emmylou Harris
23. “Pick Up My Heart,” Lily Meola
24. “I Believe in the Sunshine,” Daphne and the Mystery Machines
25. “Guv’ment,” John Goodman
26. “Hey, Would You Hold It Down?” Ringo Starr
27. “The Last Word in Lonesome Is Me,” Dolly Parton featuring Alison Krauss
28. “I’d Come Back to Me,” Radney Foster featuring Tawnya Reynolds
29. “One Dying and a Burying,” The Dead South
30. “Do Wacka Do,” Robert Earl Keen, Jr.
31. “King of the Road,” Various Artists

Commenti

Post popolari in questo blog

Una cover dei Metallica per il nuovo spot Spot Renault

Scala & Kolacny Brothers Il nuovo spot della Renault in onda in questi giorni nei principali canali televisivi italiani ha fatto riscoprire al pubblico una cover di "Nothing Else Matters" dei Metallica. Una versione "corale" pubblicata nel 2010 dal gruppo belga Scala & Kolacny Brothers del quale ci siamo già più volte occupati su queste pagine. La cover era contenuta nel loro album "Circle" e venne utilizzata nel primo episodio della serie televisiva Crisis, nel primo episodio della diciottesima stagione di Squadra Speciale Cobra 11 e nella colonna sonora del film Sangue del mio sangue. Ora la cover è stata scelta per lo spot "Renault Austral E-Tech full hybrid" nella quale vengono mostrati due robot che smontano un’auto. La versione originale di "Nothing Else Matters" faceva parte del "Black Album" dei Metallica uscito nel 1992; la scrisse il chitarrista James Hatfield per una sua vecchia fidanzata ma la giud

Bella Ciao: le versioni più belle

Bella Ciao è sicuramente il più famoso canto dei partigiani ed il più intonato ancora oggi in occasione del 25 aprile. Nasce come canto popolare antifascista italiano, prima della Liberazione, ma è diventato poi celeberrimo dopo la Resistenza. Le origini della canzone sono però ancora oggi controverse. Qualcuno come il cantautore e storico Ivan Della Mea sosteneva che l’autore potesse essere un medico ligure che viveva a Montefiorino nel Modenese. Per quanto riguarda la melodia, fu probabilmente presa da una serie di canti popolari ottocenteschi di area piemontese. Ma c'è anche chi sostiene che l'origine possa ritrovarsi in un canto epico lirico diffuso in pianura padana intitolati "Bevanda sonnifera”, o in un canto diffuso in Trentino che conteneva quell’iterazione di “ciao ciao” scandito con le mani che serviva a dare il ritmo al gioco dei bambini. Si è anche a lungo ipotizzato un legame con un canto delle mondine padane, anche per la versione  realizzata da

Surf Mesa: “Ily (I Love You Baby)” è un omaggio a Frankie Valli

Ennesima versione per l'intramontabile "Can't Take My Eyes Off You". A riportare in classifica il brano che Frankie Valli condusse al successo nel 1967, è il giovane produttore californiano Surf Mesa in collaborazione con Emilee per la parte vocale. Il brano - che della versione originale riprende solo il ritornello -  è diventato “Ily (I Love You Baby)” e in poche settimane ha scalato le classifiche di tutto il mondo e ad oggi conta oltre 11.6 milioni di ascolti solo su Spotify. A livello globale è presente in 35 playlist virali con alti posizionamenti (tra cui #4 nella Global Viral 50 e #9 nella Italy Viral 50) e continua senza sosta a cumulare stream. La versione originale di Can't Take My Eyes Off You fu pubblicata nel Maggio del 1967 da Franke Valli e divenne uno dei maggiori successi della sua carriera da solista. La canzone porta la firma di Bob Crewe (autore anche di "Lady Marmalade") e di Bob Gaudio, (compagno di Valli nei Four Seas