Passa ai contenuti principali

The Specials: la cover di "Get up, stand up" di Bob Marley

E' un omaggio a Bob Marley il nuovo singolo dei The Specials, la storica formazione della scena ska inglese. Dopo il successo ottenuto nel 2018 dall'album Encore che li ha portati per la prima volta nella loro carriera in vetta alle classifiche in UK, la band di Terry Hall, Lynval Golding e Horace Panter sta per pubblicare un album di cover intitolato ‘Protest Songs – 1924-2012’. La prima traccia ad essere svelata è il remake di "Get up, stand up" di Bob Marley. Una versione acustica, solo chitarra e voce che mette in luce tutta l'attualità di uno dei capolavori del Re del Reggae.
"La gente ha sempre usato la musica come veicolo delle proteste - ha spiegato il bassista Horace Panter - Le ingiustizie sono senza tempo.
Nell'album, in uscita il 1 ottobre per la Island Records, saranno presenti 12 canzone prese dal repertorio di artisti come Leonard Cohen, Talking Heads, Staple Singers, Frank Zappa e che spaziano in un arco temprale di quasi 100 anni.
Al disco - che è stato registrato a Londra nel maggio di quest'anno - hanno parecipato como ospiti Paul Weller e Steve Craddock chitarrista degli Ocean Colour Scene.


La versione originale di "Get up, stand up" compare nell'album "Burnin'" pubblicato nel 1973 dai The Wailers la band nella quale militavano Bob Marley e Peter Tosh, autori della canzone. All'indomani dell'uscita del disco le strade dei due musicisti si separeranno ed il brano entrerà nel repertorio dal vivo di entrambi. Marley scrisse il testo della canzone durante un tour ad Haiti, colpito dalla povertà della popolazione locale. 
E' stato l'ultimo brano che Marley ha eseguito dal vivo nella sua carriera: si chiuse infatti con "Get up, stand up" il suo ultimo concerto tenuto a Pittsburgh il 23 settembre del 1980. Il re del Reggae morirà l'11 maggio dell'anno successivo a soli 36 anni.
Tra i tanti artisti che hanno ricantato il brano da segnalare Sting, Neville Brothers, Tracy Chapman, Ben Harper e i Rolling Stones.


Commenti

Post popolari in questo blog

Una cover dei Metallica per il nuovo spot Spot Renault

Scala & Kolacny Brothers Il nuovo spot della Renault in onda in questi giorni nei principali canali televisivi italiani ha fatto riscoprire al pubblico una cover di "Nothing Else Matters" dei Metallica. Una versione "corale" pubblicata nel 2010 dal gruppo belga Scala & Kolacny Brothers del quale ci siamo già più volte occupati su queste pagine. La cover era contenuta nel loro album "Circle" e venne utilizzata nel primo episodio della serie televisiva Crisis, nel primo episodio della diciottesima stagione di Squadra Speciale Cobra 11 e nella colonna sonora del film Sangue del mio sangue. Ora la cover è stata scelta per lo spot "Renault Austral E-Tech full hybrid" nella quale vengono mostrati due robot che smontano un’auto. La versione originale di "Nothing Else Matters" faceva parte del "Black Album" dei Metallica uscito nel 1992; la scrisse il chitarrista James Hatfield per una sua vecchia fidanzata ma la giud

Bella Ciao: le versioni più belle

Bella Ciao è sicuramente il più famoso canto dei partigiani ed il più intonato ancora oggi in occasione del 25 aprile. Nasce come canto popolare antifascista italiano, prima della Liberazione, ma è diventato poi celeberrimo dopo la Resistenza. Le origini della canzone sono però ancora oggi controverse. Qualcuno come il cantautore e storico Ivan Della Mea sosteneva che l’autore potesse essere un medico ligure che viveva a Montefiorino nel Modenese. Per quanto riguarda la melodia, fu probabilmente presa da una serie di canti popolari ottocenteschi di area piemontese. Ma c'è anche chi sostiene che l'origine possa ritrovarsi in un canto epico lirico diffuso in pianura padana intitolati "Bevanda sonnifera”, o in un canto diffuso in Trentino che conteneva quell’iterazione di “ciao ciao” scandito con le mani che serviva a dare il ritmo al gioco dei bambini. Si è anche a lungo ipotizzato un legame con un canto delle mondine padane, anche per la versione  realizzata da

Surf Mesa: “Ily (I Love You Baby)” è un omaggio a Frankie Valli

Ennesima versione per l'intramontabile "Can't Take My Eyes Off You". A riportare in classifica il brano che Frankie Valli condusse al successo nel 1967, è il giovane produttore californiano Surf Mesa in collaborazione con Emilee per la parte vocale. Il brano - che della versione originale riprende solo il ritornello -  è diventato “Ily (I Love You Baby)” e in poche settimane ha scalato le classifiche di tutto il mondo e ad oggi conta oltre 11.6 milioni di ascolti solo su Spotify. A livello globale è presente in 35 playlist virali con alti posizionamenti (tra cui #4 nella Global Viral 50 e #9 nella Italy Viral 50) e continua senza sosta a cumulare stream. La versione originale di Can't Take My Eyes Off You fu pubblicata nel Maggio del 1967 da Franke Valli e divenne uno dei maggiori successi della sua carriera da solista. La canzone porta la firma di Bob Crewe (autore anche di "Lady Marmalade") e di Bob Gaudio, (compagno di Valli nei Four Seas