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20 anni senza Giorgio Gaber: 5 cover per ricordare il Signor G

Vent'anni fa, il primo gennaio del 2003 si spegneva al termine di una lunga malattia Giorgio Gaber.
Da tutti ricordato per il "teatro canzone" Gaber è stato però prima di tutto un grande musicista e un granda innovatore della tradizione cantautorale italiana con i suoi recital teatrali, nei quali si scagliava contro i difetti e le meschinità della società borghese del nostro paese.
"Non arrossire", "La ballata del Cerutti", "Porta Romana", "Torpedo blu", "Il Riccardo", "Barbera e Champagne" "Lo sciampo" fino alle più recenti "Destra - Sinistra" e "Non insegnate ai bambini": sono tanti i capolavori che Gaber - che era nato Giorgio Gaberscik il 25 gennaio del 1939 a Milano - ha lasciato al pubblico.
Noi lo vogliamo ricordare con 5 cover belle (quasi) come gli originali.

Morgan - Non arrossire

La versione di Gaber (con testo di Mogol) è del 1960.
Morgan la ricanta nel 2003.


Ivano Fossati - L'illogica allegria
Una delle cover migliori del tributo a Gaber pubblicato nel 2012
L'originale è del 1980.


Alice - Non Insegnate ai bambini
Versione contenuta nell'album "Viaggio in Italia" del 2003
L'originale era uscita pochi mesi prima nell'album "Io non mi sento italiano".



Paolo Jannacci - Com'è bella la città
Dal tributo del 2012 Per Gaber ci sono
L'originale è del 1970




Giampiero Alloisio - La Libertà

Gian Piero Alloisio ha lavorato per 16 anni con Giorgio Gaber come autore e ha avuto modo di conoscerlo a fondo e come artista e come persona.
Da molti anni porta in scena lo spettacolo "Il mio amico Giorgio Gaber".




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