Passa ai contenuti principali

Gregory Porter: una cover di Charles Bradley per la serie TV "This Town"

Gregory Porter live 2024
Gregory Porter
ha reso omaggio a Charles Bradley con la cover di "The World (Is Going Up In Flames)". Il brano è stato inserito nella colonna sonora della nuova serie della BBC "This Town" creata da Steven Knight, ideatore del period gangster Peaky Blinders.
La serie è ambientata nel 1981 e ruota attorno a un gruppo di giovani che decidono di formare una rock band nel bel mezzo dei disordini politici di Birmingham.
Secondo Knight, il nome della serie è stato ispirato dal testo della celebre hit "Ghost Town" dei The Specials.
Oltre a Porter, hanno partecipato alla colonna sonora Celeste, Olivia Dean, Ray Laurel, Sekou e Self Esteem.
La cover di "The World (Is Going Up In Flames)" è bella e potrebbe far riscoprire anche al pubblico italiano il soulman della Florida scomparso nel 2017.
Gregory Porter sarà ospite di Veneto Jazz al Teatro La Fenice di Venezia il 9 luglio, nell'unica data italiana dell'artista per il 2024.


La versione originale di "The World (Is Going Up In Flames)" venne pubblicata da Charles Bradley nel novembre del 2007. Il brano otterrà però l'attenzione del pubblico quando verrà inserito nel suo album di debutto "No Time for Dreaming"  pubblicato nel 2011, quando il cantante aveva già 63 anni. Nato a Gainesville in Florida nel 1948, Bradley visse un'infanzia difficile: la madre lo abbandona a soli otto mesi di età, salvo poi ripresentarsi otto anni dopo per trascinare il proprio figlio a Brooklyn. Dopo aver girovagato per gli Stati Uniti, si stabilisce definitivamente in California nel 1977, dove per quasi 20 anni, oltre a fare diversi tipi di lavoro, farà piccoli show imitando il suo idolo James Brown.
Agli inizi del 2000, verrà notato da Gabriel Roth, co-fondatore dell’etichetta soul Daptone Records. Dopo aver registrato i primi brani con la Menahan Street Band, Bradley pubblicherà il suo album di debutto nel 2011, ottenendo l'attenzione della critica. La rivista inglese Mojo inserirà il disco nella sua lista dei 40 migliori album dell'anno.

Commenti

Post popolari in questo blog

Una cover dei Metallica per il nuovo spot Spot Renault

Scala & Kolacny Brothers Il nuovo spot della Renault in onda in questi giorni nei principali canali televisivi italiani ha fatto riscoprire al pubblico una cover di "Nothing Else Matters" dei Metallica. Una versione "corale" pubblicata nel 2010 dal gruppo belga Scala & Kolacny Brothers del quale ci siamo già più volte occupati su queste pagine. La cover era contenuta nel loro album "Circle" e venne utilizzata nel primo episodio della serie televisiva Crisis, nel primo episodio della diciottesima stagione di Squadra Speciale Cobra 11 e nella colonna sonora del film Sangue del mio sangue. Ora la cover è stata scelta per lo spot "Renault Austral E-Tech full hybrid" nella quale vengono mostrati due robot che smontano un’auto. La versione originale di "Nothing Else Matters" faceva parte del "Black Album" dei Metallica uscito nel 1992; la scrisse il chitarrista James Hatfield per una sua vecchia fidanzata ma la giud

Bella Ciao: le versioni più belle

Bella Ciao è sicuramente il più famoso canto dei partigiani ed il più intonato ancora oggi in occasione del 25 aprile. Nasce come canto popolare antifascista italiano, prima della Liberazione, ma è diventato poi celeberrimo dopo la Resistenza. Le origini della canzone sono però ancora oggi controverse. Qualcuno come il cantautore e storico Ivan Della Mea sosteneva che l’autore potesse essere un medico ligure che viveva a Montefiorino nel Modenese. Per quanto riguarda la melodia, fu probabilmente presa da una serie di canti popolari ottocenteschi di area piemontese. Ma c'è anche chi sostiene che l'origine possa ritrovarsi in un canto epico lirico diffuso in pianura padana intitolati "Bevanda sonnifera”, o in un canto diffuso in Trentino che conteneva quell’iterazione di “ciao ciao” scandito con le mani che serviva a dare il ritmo al gioco dei bambini. Si è anche a lungo ipotizzato un legame con un canto delle mondine padane, anche per la versione  realizzata da

Surf Mesa: “Ily (I Love You Baby)” è un omaggio a Frankie Valli

Ennesima versione per l'intramontabile "Can't Take My Eyes Off You". A riportare in classifica il brano che Frankie Valli condusse al successo nel 1967, è il giovane produttore californiano Surf Mesa in collaborazione con Emilee per la parte vocale. Il brano - che della versione originale riprende solo il ritornello -  è diventato “Ily (I Love You Baby)” e in poche settimane ha scalato le classifiche di tutto il mondo e ad oggi conta oltre 11.6 milioni di ascolti solo su Spotify. A livello globale è presente in 35 playlist virali con alti posizionamenti (tra cui #4 nella Global Viral 50 e #9 nella Italy Viral 50) e continua senza sosta a cumulare stream. La versione originale di Can't Take My Eyes Off You fu pubblicata nel Maggio del 1967 da Franke Valli e divenne uno dei maggiori successi della sua carriera da solista. La canzone porta la firma di Bob Crewe (autore anche di "Lady Marmalade") e di Bob Gaudio, (compagno di Valli nei Four Seas