Gli svedesi Candlemass hanno pubblicato una cover di “Sabbath Bloody Sabbath” dei Black Sabbath. Una rilettura in chiave doom per la band di Stoccolma, considerata tra le più influenti della scena doom metal degli anni ’80.
La cover è inclusa nel nuovo EP “Black Star”, pubblicato per celebrare i 40 anni di carriera della band.
Il leader del gruppo, Leif Edling, ha spiegato:
Sabbath Bloody Sabbath non ha bisogno di presentazioni: è una delle migliori canzoni mai registrate, se volete la mia opinione. Forse non è la scelta più ovvia, ma è sempre stato un sogno per me farla un giorno... ed eccola qui. La nostra interpretazione di ‘S.B.S.’ (Mass Bloody Mass?).
La versione originale di Sabbath Bloody Sabbath è la traccia d’apertura del quinto album dei Black Sabbath, pubblicato nel 1973. Il brano si basa su quello che venne definito “il riff che salvò i Black Sabbath”. In quel periodo, Tony Iommi soffriva di un grave blocco creativo, e per ritrovare l’ispirazione ricorse a misure drastiche, come l’affitto del castello di Clearwell, all’epoca ritenuto infestato dai fantasmi.
Tra le cover degne di nota del brano figurano quelle degli Anthrax e dei The Cardigans.
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