A Eddie Vedder è sempre piaciuto cantare delle cover e nel corso della sua carriera non ha mai avuto paura di cimentarsi con grandi classici del rock. Venerdì scorso, durante la tappa portoghese del suo nuovo tour, ha per la prima volta cantato la celebre "Imagine" di John Lennon.
Il cantante dei Pearl Jam ha così risposto alle critiche piovute su di lui dopo il monologo sul conflitto Israelo-Palestinese pronunciate nel corso di un concerto a Milton Keynes di qualche giorno prima che gli avevano attirato le ire di una parte della stampa israeliana.
"Lo sapete, essere contro la guerra la significa necessariamente essere schierati con una delle due parti in conflitto", ha detto Vedder prima di attaccare il brano "Essere contrari alla guerra vuol dire essere favorevoli a un mucchio di altre cose, come la pace, l'umanità, l'evoluzione, la diplomazia, l'amore, la comprensione Questa canzone è, probabilmente, la più potente mai scritta. Ecco perché non l'ho mai suonata. Ma sembra che adesso ci sia una ragione per suonarla. Se vi va unitevi a me, o usate la vostra voce, o semplicemente accendete una luce, perché là fuori c'è qualcuno che potrebbe aver bisogno di sapere di non essere da solo...".
In precedenza Vedder aveva anche postato sul suo sito una risposta agli attacchi che gli erano piovuti che si apriva proprio con i versi della canzone di Lennon: “You may say I’m a dreamer, but I’m not the only one” e si chiudeva con la frase “I hope someday you’ll join us.”
Il brano non ha davvero bisogno di presentazioni: Lennon lo incise nel 1971 e da allora è stato interpretato da centinaia di artisti diventando non solo il brano più famoso della sua carriera da solista ma anche la canzone pacifista più amata della storia.
La scaletta dello show di Eddie Vedder - che era all'interno del Festival Super Bock Super Rock di Lisbona - è stata ricca di cover interessanti. Oltre al brano di Lennon il cantante americano ha eseguito "Masters Of War" di Bob Dylan, "I want to hold your hand" dei Beatles e "Rockin' in the Free World" di Neil Young
Molti spettatori del concerto di Lisbona hanno postato su YouTube il video della cover di "Imagine": la qualità è abbastanza scadente ma resta una interessante testimonianza di una esibizione toccante.
Il cantante dei Pearl Jam ha così risposto alle critiche piovute su di lui dopo il monologo sul conflitto Israelo-Palestinese pronunciate nel corso di un concerto a Milton Keynes di qualche giorno prima che gli avevano attirato le ire di una parte della stampa israeliana.
"Lo sapete, essere contro la guerra la significa necessariamente essere schierati con una delle due parti in conflitto", ha detto Vedder prima di attaccare il brano "Essere contrari alla guerra vuol dire essere favorevoli a un mucchio di altre cose, come la pace, l'umanità, l'evoluzione, la diplomazia, l'amore, la comprensione Questa canzone è, probabilmente, la più potente mai scritta. Ecco perché non l'ho mai suonata. Ma sembra che adesso ci sia una ragione per suonarla. Se vi va unitevi a me, o usate la vostra voce, o semplicemente accendete una luce, perché là fuori c'è qualcuno che potrebbe aver bisogno di sapere di non essere da solo...".
In precedenza Vedder aveva anche postato sul suo sito una risposta agli attacchi che gli erano piovuti che si apriva proprio con i versi della canzone di Lennon: “You may say I’m a dreamer, but I’m not the only one” e si chiudeva con la frase “I hope someday you’ll join us.”
Il brano non ha davvero bisogno di presentazioni: Lennon lo incise nel 1971 e da allora è stato interpretato da centinaia di artisti diventando non solo il brano più famoso della sua carriera da solista ma anche la canzone pacifista più amata della storia.
La scaletta dello show di Eddie Vedder - che era all'interno del Festival Super Bock Super Rock di Lisbona - è stata ricca di cover interessanti. Oltre al brano di Lennon il cantante americano ha eseguito "Masters Of War" di Bob Dylan, "I want to hold your hand" dei Beatles e "Rockin' in the Free World" di Neil Young
Molti spettatori del concerto di Lisbona hanno postato su YouTube il video della cover di "Imagine": la qualità è abbastanza scadente ma resta una interessante testimonianza di una esibizione toccante.
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