Anche a Pasqua Robert Fripp e Toyah non hanno rinunciato alla consueta cover domenicale nell'ormai consueto appuntamento con il "Sunday Lunch" la rubrica settimanale trasmessa sul loro canale YouTube, nella quale il leader dei King Crimson e la consorte si divertono a interpretare i classici del rock in versione "casalinga".
La scelta non è stata molto "religiosa" visto che è la scelta è caduta su "The Number of the Beast" il brano più "blasfemo" del repertorio degli Iron Maiden.
Per l'occasione i due sono stati affiancati dal chitarrista Sidney Jake che si è esibito con un improbabile costume "satanista" (con tanto di corna).
Toyah ha invece cantato con un buffo costume da coniglietta e con tre carote in mano. Come al solito sobrio invece il marito Robert con la sua inseparabile Gibson
Nata durante il lockdown, la serie "Sunday Lunch" ha visto il leader dei King Crimson e la moglie interpretare classici dei Nirvana, Metallica, Alice Cooper, Kinks, Jimi Hendrix, Guns'N'Roses, Sex Pistols e molti altri.
La versione originale di The Number of the Beast compare nel terzo album degli Iron Maiden uscito nel 1982. Il brano nasce da un incubo avuto dal bassista Steve Harris (autore della canzone) e dal poema Tam o'Shanter, scritto dal poeta e compositore scozzese Robert Burn
Il titolo è un chiaro riferimento al numero 666, menzionato nel Libro della Rivelazione della Bibbia.
Il brano venne pubblicato come singolo e raggiunse la seconda posizione in Finlandia, la terza nel Regno unito e la quinta in Italia, diventando un dei classici della band inglese.
La scelta non è stata molto "religiosa" visto che è la scelta è caduta su "The Number of the Beast" il brano più "blasfemo" del repertorio degli Iron Maiden.
Per l'occasione i due sono stati affiancati dal chitarrista Sidney Jake che si è esibito con un improbabile costume "satanista" (con tanto di corna).
Toyah ha invece cantato con un buffo costume da coniglietta e con tre carote in mano. Come al solito sobrio invece il marito Robert con la sua inseparabile Gibson
Nata durante il lockdown, la serie "Sunday Lunch" ha visto il leader dei King Crimson e la moglie interpretare classici dei Nirvana, Metallica, Alice Cooper, Kinks, Jimi Hendrix, Guns'N'Roses, Sex Pistols e molti altri.
La versione originale di The Number of the Beast compare nel terzo album degli Iron Maiden uscito nel 1982. Il brano nasce da un incubo avuto dal bassista Steve Harris (autore della canzone) e dal poema Tam o'Shanter, scritto dal poeta e compositore scozzese Robert Burn
Il titolo è un chiaro riferimento al numero 666, menzionato nel Libro della Rivelazione della Bibbia.
Il brano venne pubblicato come singolo e raggiunse la seconda posizione in Finlandia, la terza nel Regno unito e la quinta in Italia, diventando un dei classici della band inglese.
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