E' la cover de "L'aquila", brano firmato Mogol-Battisti, il nuovo singolo del cantante e musicista sanremese Amedeo Grisi da molti anni attivo sulla scena del ponente ligure.
Il video del brano è stato realizzato da Paolo Perelli e girato al Teatro del Casinò di Sanremo e sta ottenendo un buon successo su Youtube.
Nel brano Grisi è accompagnato da Mauro Crespi alla chitarra, Daniele Ducci al contrabbasso, Marzio Marossa alle percussioni, che insieme al cantante sanremese hanno anche curato l'originale arrangiamento acustico.
"L'aquila" sarà inserita nel nuovo album di Grisi che conterrà anche i brani "Se" e "Dimmi adesso" pubblicati negli ultimi mesi.
La cover vuol essere un sentito omaggio ad uno degli artisti di riferimento per la musica di Grisi, anche se in realtà Lucio Battisti non incise mai quel brano come singolo. La versione originale è quella pubblicata come 45 giri nel novembre del 1971 da Bruno Lauzi. La canzone si distingue per l'originale unico blocco di strofa, articolata al suo interno in differenti momenti melodici. La trofa è ripetuta tre volte con l'inserimento di un coro femminile e l'accompagnamento dell'orchestra con la partitura di Claudio Fabi. Battisti credeva molto nelle potenzialità del brano che però vendette molto meno rispetto a Amore Caro, Amore Bello. Secondo Lauzi la colpa fu anche un po' del titolo. "La gente che andava nei negozi chiedeva Il fiume va e magari le commesse non sapevano che in realtà la canzone era L'Aquila" raccontò il cantautore genovese in una intervista.
Il video del brano è stato realizzato da Paolo Perelli e girato al Teatro del Casinò di Sanremo e sta ottenendo un buon successo su Youtube.
Nel brano Grisi è accompagnato da Mauro Crespi alla chitarra, Daniele Ducci al contrabbasso, Marzio Marossa alle percussioni, che insieme al cantante sanremese hanno anche curato l'originale arrangiamento acustico.
"L'aquila" sarà inserita nel nuovo album di Grisi che conterrà anche i brani "Se" e "Dimmi adesso" pubblicati negli ultimi mesi.
La cover vuol essere un sentito omaggio ad uno degli artisti di riferimento per la musica di Grisi, anche se in realtà Lucio Battisti non incise mai quel brano come singolo. La versione originale è quella pubblicata come 45 giri nel novembre del 1971 da Bruno Lauzi. La canzone si distingue per l'originale unico blocco di strofa, articolata al suo interno in differenti momenti melodici. La trofa è ripetuta tre volte con l'inserimento di un coro femminile e l'accompagnamento dell'orchestra con la partitura di Claudio Fabi. Battisti credeva molto nelle potenzialità del brano che però vendette molto meno rispetto a Amore Caro, Amore Bello. Secondo Lauzi la colpa fu anche un po' del titolo. "La gente che andava nei negozi chiedeva Il fiume va e magari le commesse non sapevano che in realtà la canzone era L'Aquila" raccontò il cantautore genovese in una intervista.
Nonostante non si tratti di uno dei brani più conosciuti del repertorio di Mogol - Battisti, può comunque vantare numerose cover interessanti. Mina la cantò nel 1975 nell'album Minacantalucio, Graziano Romani nel secondo volume del tributo Innocenti Evasioni nel 1994 e i 24 Grana nei diedero una loro originale rilettura all'interno della compilation realizzata dalla rivista Mucchio Selvaggio.
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