La sua è stata una versione emozionante e coinvolgente del celebre brano della band inglese, arricchita dalla presenza di una sezione d’archi che ha eseguito il celebre riff orchestrale — originariamente campionato dalla versione di "The Last Time" dei Rolling Stones, eseguita dalla Andrew Oldham Orchestra.
Parlando della scelta della cover, Yungblud ha spiegato:
"È un classico assoluto. È una canzone che mi è rimasta dentro da sempre e mi ha davvero tirato su quando mi sentivo perso. Penso che l'album 'Urban Hymns' dei Verve sia stato di grande ispirazione per il mio nuovo album."
La versione originale di Bitter Sweet Symphony venne pubblicata dai The Verve nel 1997.
La melodia nasce da un campionamento dell’arrangiamento orchestrale di The Last Time dei Rolling Stones, realizzato nel 1965 dalla Andrew Oldham Orchestra, fondata dallo storico manager della band. Sebbene il gruppo avesse ottenuto una licenza per l’utilizzo del sample, una controversia legale esplose poco dopo l’uscita del brano: l’etichetta ABKCO, proprietaria dei diritti, sostenne che l’uso fosse stato eccessivo e ottenne il 100% delle royalties, accreditando Mick Jagger e Keith Richards come co-autori. Richard Ashcroft, nonostante fosse l’autore del testo e della struttura musicale, non ricevette compensi per anni.
Solo nel 2019, oltre vent’anni dopo, Jagger e Richards restituirono ad Ashcroft i diritti d'autore, ponendo fine a una delle dispute più celebri della storia della musica pop.
Il singolo raggiunse la seconda posizione della classifica britannica e la prima in quella italiana, contribuendo al successo dell’album Urban Hymns, considerato dalla critica uno dei capolavori del
britpop.
Il celebre video venne girato a Hoxton Street, a nord di Londra, diventata famosa proprio grazie alla canzone.
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