Passa ai contenuti principali

Planet Funk: una cover per il film di Cotroneo

Ivan Cotroneo, apprezzato sceneggiatore televisivo e cinematografico, debutta come regista con il film "La Kryptonite nella Borsa". Per la colonna sonora della pellicola Cotroneo ha voluto i Planet Funk, rinati negli ultimi mesi dopo una lunga pausa, che hanno scelto di interpretare una cover di "These Boots Are Made for Walkin".
Quello che in America è considerato un vero inno dei camionisti è' stato, nel 1966, il singolo che non solo ha lanciato Nancy Sinatra, figlia del grande Frank, ma le ha anche salvato la carriera visto che, nonostante l'influente padre, stava rischiando il licenziamento a causa degli scarsi risultati ottenuti con i primi dischi.
Il brano fu scritto da Lee Hazelwood, fidanzato di Nancy e suo futuro secondo marito.
Nel 1966 il brano è arrivato alla numero uno sia in USA che in Uk  da allora è stato interpretato da decine di artisti: The Supremes, Amanda Lear, Adriano Celentano, Nick Cave, Boy George, Megadeath, Dalida e Geri Halliwell.
Prima di essere usata in La Kryptonite nella borsa, la canzone è stata utilizzata in altri film, molto diversi fra loro: da Full Metal Jacket di Stanley Kubrick, in cui è cantata dai soldati in marcia, a The Dukes of Hazzard, in cui è cantata da Jessica Simpson, a Shrek 2 in cui viene cantata da Antonio Banderas con la sua voce da Gatto con gli stivali. In Natural Born Killers di Oliver Stone, Mallory (Juliette Lewis) la canticchia quando Mickey (Woody Harrelson) viene arrestato.
Da segnalare che nella colonna sonora del film "La Kryptonite nella Borsa" le cover del brano di Nancy Sinatra sono due: una d'epoca cantata in italiano da Dalida con il titolo di "Stivaletti Rossi" e la cover dei Planet Funk che accompagna i titoli di coda di Rita Celi.


Commenti

Post popolari in questo blog

Una cover dei Metallica per il nuovo spot Spot Renault

Scala & Kolacny Brothers Il nuovo spot della Renault in onda in questi giorni nei principali canali televisivi italiani ha fatto riscoprire al pubblico una cover di "Nothing Else Matters" dei Metallica. Una versione "corale" pubblicata nel 2010 dal gruppo belga Scala & Kolacny Brothers del quale ci siamo già più volte occupati su queste pagine. La cover era contenuta nel loro album "Circle" e venne utilizzata nel primo episodio della serie televisiva Crisis, nel primo episodio della diciottesima stagione di Squadra Speciale Cobra 11 e nella colonna sonora del film Sangue del mio sangue. Ora la cover è stata scelta per lo spot "Renault Austral E-Tech full hybrid" nella quale vengono mostrati due robot che smontano un’auto. La versione originale di "Nothing Else Matters" faceva parte del "Black Album" dei Metallica uscito nel 1992; la scrisse il chitarrista James Hatfield per una sua vecchia fidanzata ma la giud...

Il Volo: la cover di "A Chi Mi Dice"

I tre tenori de Il Volo hanno scelto di rendere omaggio a Tiziano Ferro e ai Blue con il nuovo singolo. Da venerdì 12 aprile sarà infatti in radio “A chi mi dice”, iover dell’adattamento in italiano di Tiziano Ferro del brano “Breathe Easy” dei Blue pubblicato nel 2004. Il singolo è estratto dall'album “Musica” (Sony Music) che contiene, oltre al brano sanremese “Musica che resta” con il quale il trio ha conquistato il podio al 69° Festival di Sanremo, gli inediti “Fino a quando fa bene” e “Vicinissimo” e le cover di “Arrivederci Roma”, “People”, “La nave del olvido”, “Lontano dagli occhi”, “Be My Love”, “La voce del silenzio” e “Meravigliosa Creatura”. Con 11 brani e la produzione di Michele Canova, il nuovo album dà risalto alla personalità delle tre diverse voci di Piero Barone, Ignazio Boschetto e Gianluca Ginoble, raccogliendo i loro gusti e le loro influenze musicali in un disco che rappresenta 10 anni di una lunga amicizia e di musica insieme. La produzione di Canova ...

Bella Ciao: le versioni più belle

Bella Ciao è sicuramente il più famoso canto dei partigiani ed il più intonato ancora oggi in occasione del 25 aprile. Nasce come canto popolare antifascista italiano, prima della Liberazione, ma è diventato poi celeberrimo dopo la Resistenza. Le origini della canzone sono però ancora oggi controverse. Qualcuno come il cantautore e storico Ivan Della Mea sosteneva che l’autore potesse essere un medico ligure che viveva a Montefiorino nel Modenese. Per quanto riguarda la melodia, fu probabilmente presa da una serie di canti popolari ottocenteschi di area piemontese. Ma c'è anche chi sostiene che l'origine possa ritrovarsi in un canto epico lirico diffuso in pianura padana intitolati "Bevanda sonnifera”, o in un canto diffuso in Trentino che conteneva quell’iterazione di “ciao ciao” scandito con le mani che serviva a dare il ritmo al gioco dei bambini. Si è anche a lungo ipotizzato un legame con un canto delle mondine padane, anche per la versione  realizzata da...