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Visualizzazione dei post da giugno, 2024

Purple Rain compie 40 anni: 5 cover da ricordare

Quarant'anni fa - il 25 giugno 1984 - Prince pubblicava "Purple Rain", il sesto album della sua carriera e il secondo in compagnia dei Revolution. È l' album che trasforma il Principe di Minneapolis in una vera superstar mondiale: 15 milioni di copie vendute negli USA , oltre 25 milioni nel resto del mondo e 13 dischi di platino. Ma non solo: l'album resterà per 24 settimane consecutive in vetta alla Billboard 200 e in totale rimarrà in classifica per 167 settimane. Il disco si conclude con gli 8 minuti e 40 secondi della title track, una delle power ballad più amate della storia della musica e uno dei capolavori assoluti della sua carriera. Diventerà il brano più eseguito dal vivo dal cantante, molto spesso in chiusura dei suoi leggendari show. Sarà anche l'ultima canzone che Prince eseguirà dal vivo, a conclusione del concerto del 14 aprile del 2016 ad Atlanta, una settimana prima di morire. Per celebrare i 40 anni di "Purple Rain" abbiamo scelt

"Un'estate italiana": la cover degli Statuto

Giusto in tempo per gli Europei di Calcio gli Statuto hanno pubblicato la cover di “Un’estate italiana” di Gianna Nannini e Edoardo Bennato, che nel 1990 accompagnò l’avventura degli Azzurri a Italia 90. Il brano farà parte di “Statuto Football Club” il nuovo album della storica band mod torinese, in uscita il 4/10/2024 per Egea Music e prodotto da Pietro Foresti. Una raccolta di otto tra canzoni e sigle radio-tv a tema calcistico, riarrangiate con il tipico stile ska-soul-pop che da sempre è il marchio di fabbrica della band. Attraverso leggendarie melodie condivise da più d’una generazione di tifosi, questo progetto vuole ripercorre la storia del calcio italiano e non solo. Tra le tracce la sigla di Tutto il calcio minuto per minuto e quella di Novantesimo Minuto, fino alla Domenica Sprint passando per la Domenica Sportiva. Nel disco anche l’iconica La leva calcistica della classe '68 di Francesco De Gregori e Una vita da mediano di Ligabue. La divertente La partita di pallone

Alison Moyet rende omaggio a David Bowie con la cover di Absolute Beginners

Vi ricordate di Alison Moyet ? La cantante inglese che raggiunse il successo negli anni 80 con gli Yazoo è recentemente tornata sulle scene con un nuovo album intitolato "Key", il decimo nella sua carriera solista. Per promuovere il nuovo lavoro Alison ha partecipato alla trasmissione Radio 2 BBC Piano Room e ha regalato al pubblico una bella versione di "Absolute Beginners" di David Bowie. Nel 1985 la Moyet aveva condiviso il palco con David Bowie in occasione del Live Aid: cantarono i cori di "Let It Be" (insieme a Bob Geldof e Pete Townshed) durante l'esibizione di Paul McCartney (passata purtroppo alla storia per i problemi tecnici).   Oltre alla cover del Duca Bianco, la cantante ha eseguito nel corso della trasmissione anche il nuovo singolo "Such Small Ale” e una bella versione acustica della sua hit “All Cried Out" del 1984. "Absolute Beginners" venne pubblicata da David Bowie nel marzo del 1986 e compare nella colonna sono

Ray Davies dei Kinks compie 80 anni: 5 cover italiane per festeggiarlo

Auguri al grande Ray Davies che oggi compie 80 anni. Il leggendario chitarrista e leader dei Kinks è nato a Muswell Hill, nord di Londra, al n.6 di Denmark Terrace, Fortis Green il 21 giugno 1944, settimo di otto figli. Nel 1962 fonda insieme al fratello chitarrista ritmico Dave, Mick Avory alla batteria e Pete Quaife al basso, i Kinks una tra le band più influenti della British Invasion. Noi di MyWay vogliamo festeggiare gli 80 anni di Ray con 5 cover "italiane" delle canzoni dei Kinks. Pooh - Nessuno potrà ridere di lei (1966) Till The End Of The Day Califfi - Ti giuro è così (1965) You Really Got Me Nomadi - Insieme io e lei (1968) Days Nuovi Angeli - L'orizzonte è azzurro anche per te (1966) Sunny Afternoon Equipe 84 - Sei felice (1965) Tired Of Waiting (For You)

Ignescent: la cover di Radio Gaga dei Queen

Gli Ignecent sono una rock band di Chicago capitanata dalla cantante Jennifer Benson. Ce ne occupiamo su queste pagine perché hanno da poco pubblicato un omaggio ai Queen, con la cover della celeberrima "Radio Gaga". Il remake farà parte dell'edizione deluxe del loro album di debutto ‘Fight In Me’ in uscita il 26 luglio su Frontiers Music Srl. Una versione che mette in primo piano le chitarre e punta su un suono rock e che potrebbe non dispiacere ai fan di Freddie Mercury. La band è composta da  Jennifer Benson alla voce, Dustin Lantz alla chitarra, John Hanson al basso e Dusty Winterrowd alla batteria e dal 2018 è stata in tournée negli Stati Uniti e in Europa. La versione originale di "Radio Gaga" venne pubblicata dai Queen nel gennaio del 1984, anticipando di qualche settimana l'uscita dell'album "The Work". Il brano porta la firma di Roger Taylor e il titolo nasce da alcune parole pronunciate dal figlio del batterista. Memorabile la vers

Sabrina Carpenter: la cover di un inno della comunità LGBTQ

Sabrina Carpenter è uno dei personaggi del momento e la sua "Espresso" è ormai una hit anche nelle classifiche italiane. Per il suo debutto al BBC Live Lounge la Carpenter ha scelto di cantare una cover di Chappell Roan . altra giovane cantautrice statunitense che si sta facendo notare in questo 2024 e sua compagna di etichetta.   La Carpenter - che in questi mesi sta accompagnando Taylor Swift nel suo tour mondiale - ha ricantato "Good Luck, Babe!" brano diventato un inno LGBTQ+ e ha spiegato: “Non ho smesso di ascoltare questa canzone da quando è uscita. Sono un grande fan di Chappell e volevo dare al brano una piccola svolta". La sua versione inizia con un arrangiamento quasi acustico mentre nella seconda parte è decisamente più simile all'originale. "Good Luck, Babe!" è un brano pubblicato da Chappel Roan nell'aprile del 2024. La canzone - firmata dalla Roan con Justin Tranter e Dan Nigro - è diventata un inno della comunità LGBT. Il t

Seal: la ristampa del secondo album (30 anni dopo)

Per celebrare i 30 anni dalla sua prima pubblicazione, esce in versione Deluxe e rimasterizzato il secondo album di Seal . Il disco - pubblicato il 23 maggio del 1994 e prodotto da Trevor Horne – conquistò la prima posizione nelle classifiche inglesi e la quindicesima negli USA, grazie al successo dei singoli “Prayer for the Dying” e “Kiss from a Rose”.  Alle 11 tracce originali sono state aggiunte 10 registrazioni inedite e alcune rarità che faranno la gioia degli appassionati di cover. Nella deluxe version son infatti state aggiunte le cover di “Fly Like An Eagle”di Steve Miller (contenuta nella colonna sonora di “Space Jam”) e due omaggi a Jimi Hendrix: “Manic Depression” (con Jeff Beck) e “The wind cries Mary” (B side del singolo “Kiss From a Rose”). Nulla di nuovo quindi, ma si tratta di riletture interessanti.          

Paul Weller elogia Billie Eilish e canta la cover di "What Was I Made For?"

Paul Weller ha cantato "What Was I Made For?" di Billie Eilish, il brano incluso nella colonna sonora di Barbie che ha consentito alla cantante americana di conquistare il suo secondo Oscar. Lo ha fatto dal vivo nel corso del popolare programma BBC Radio 2 Sofa Session condotto da Jo Whiley. «La canzone è molto bella, la melodia incredibile. E anche le parole. Penso che sia semplicemente un gran pezzo» ha commentato ex leader dei Jam che ha aggiunto « L’ho ascoltata grazie alla mia figlia più giovane, Nova. È una sua grande fan». Già in passato il cantante inglese aveva espresso la sua ammirazione per Billie Eilish definendola "fucking great". Una delle migliori cover del 2024: speriamo non rimanga solo su YouTube "What Was I Made For?" di Billie Eilish fa parte della colonna sonora del film Barbie ed è stato pubblicato come singolo nel luglio del 2023. La ballata per piano e voce è stata scritta dalla cantante con il fratello Finneas. L'arra

Mario Biondi rende omaggio a De Gregori con la cover de "La Donna Cannone"

Mario Biondi ha pubblicato un nuovo EP di cover. Si intitola "L'Oro" ed è un omaggio alla grande canzone italiana, Il disco era stato anticipato dalla cover di "E Tu come stai" di Claudio Baglioni, alla quale ora si aggiungono altri tre grandi classici del repertorio di Patty Pravo, Francesco De Gregori e Riccardo Cocciante, realizzati con la collaborazione di grandi musicisti. "L’Oro”, pubblicato per Beyond e distribuito da The Orchard, rappresenta il primo progetto interamente in italiano nella discografia dell'artista siciliano. I quattro brani contenuti in questo EP sono particolarmente cari a Mario Biondi e hanno avuto un ruolo determinante nella sua formazione artistica. Infatti il crooner siciliano ha dichiarato più volte di essere cresciuto ascoltando molta musica italiana, in particolare dei grandi cantautori ed interpreti degli anni 70 e 80 grazie soprattutto al padre Stefano Biondi, anch’egli noto cantante. “L’Oro” è quindi un tributo ai gran

David Lee Roth: il nuovo singolo è una sorprendente cover anni 80

Il nuovo singolo di David Lee Roth è la cover di una hit anni 80 dei Tommy Tutone. L'ex frontman dei Van Halen ha ricantato "867-5309/Jenny" brano non molto noto in Italia ma che ebbe nel 1981 una buona fortuna nelle classifiche USA. Una rilettura abbastanza fedele all'originale anche se non passano inosservate alcune piccole differenze: l'assolo di chitarra elettrica è stato sostituito dal un assolo di armonica molto blues ed è stata aggiunta una chitarra acustica. La carriera di Roth è sempre stata legata alle cover: con i Van Halen aveva ripreso con successo "You Really Got Me" dei Kinks , "Pretty Woman" di Roy Orbison e "Dancing in the street" di Martha & The Vandellas e nel 1985 aveva debuttato da solista con le cover di "Californa Girl" dei Beach Boys e "Just a Gigolo". La cover di "867-5309/Jenny" (nota anche come "That Telephone Song") non è ai livelli delle glorioso passato, ma è

David Bowie: la cover di "I can't explain" in una versione inedita

David Bowie pubblicò la cover di "I can't explain" degli Who nell'album Pin Ups del 1973. Ora però è stata resa disponibile una versione differente del brano, finora rimasta inedita.  La cover venne registrata il 24 giugno 1972 e  denominata "Trident Studios Version - Take 2"  ed è decisamente uptempo rispetto a quella che venne invece inserita nell'album e che era stata registrata alcuni mesi prima durante le session dell'album Ziggy Sturdust. Ma tutto sommato la versione scelta per l'album,  rallentata rispetto a quella degli Who, era preferibile per la sua originalità. Il brano è una delle rarità contenute nel nuovo cofanetto targato Parlophone Records intitolato “Rock 'n' Roll Star!” che verrà pubblicato il prossimo 14 giugno, e conterrà 29 tracce inedite che comprendono demo, outtakes, versioni alternative e registrazioni dal vivo. "I Can't Explain" è il singolo di debutto degli Who e venne pubblicato alla fine del 196

Eminem torna con un nuovo singolo (e rende omaggio alla Steve Miller Band)

Il nuovo singolo di Eminem non è solo un omaggio a Harry Houdini, il famoso mago originario di Detroit (proprio come lo stesso rapper). E' anche un tributo alla celebre "Abracadabra" hit della Steve Miller Band, sulla base del quale il brano è interamente costruito. Non si tratta di un semplice "sample": il ritornello è un vero remake della hit del 1982. Il singolo "HOUDINI" di Eminem anticipa il nuovo album in studio “The Death of Slim Shady (Coup de Grâce)”, di prossima uscita dopo quattro anni di attesa dal suo ultimo progetto discografico “Music to Be Murdered By”, pubblicato nel 2020 e che raggiunse la vetta della Billboard 200. Con il ritorno del collaboratore di lunga data Jeff Bass dei Bass Brothers, EMINEM rivisita il suo suono iconico dei primi anni 2000 (si cita il leggendario slogan "Guess Who’s Back?") ed il videoclip diretto da Rich Lee è un omaggio al successo del 2002 "Without Me". La versione originale di "Ab