Raiz & Fausto Mesolella hanno vinto la Targa Tenco 2014, nella categoria “interpreti di canzoni non proprie”
(sia cover che brani originali) con l'album "Dago Red".
Si tratta del più autorevole riconoscimento della musica italiana, organizzato dal 1984 dal Club Tenco e assegnato da una giuria composta da oltre 200 giornalisti (di gran lunga la più vasta e rappresentativa in Italia in campo musicale).
Gli altri finalisti erano Chiara Civello con “Canzoni”, Fiorella Mannoia con “A te”, Mirco Menna con “Io, Domenico e tu”, Alberto Patrucco e Andrea Mirò con “Segni (e) particolari”, Saluti da Saturno con “Shaloma locomotiva”.
L'almum "Dago Red" è stato pubblicato nel maggio di quest'aanno dalla etichetta Arealive e distribuzione CNI. Il titolo "Dago Red" si potrebbe tradurre approssimativamente "Rosso Terrone", intendendo cioè il vino "rosso" degli immigrati d'origine italiana, perchè Dago era uno dei molti modi in cui, con un certo disprezzo, si potevano chiamare gli italiani d'America. "Dago Red" è anche il titolo di una raccolta di racconti (e di un racconto in particolare) dello scrittore italoamericano John Fante.
Un disco che la voce degli Almamegretta e il chitarrista degli Avion Travel hanno farcito di citazioni e cover davvero particolari, legati alla tradizione musicale napoletana.
"Ci piaceva molto l'idea del vino rosso paesano, quello che forse non è amato dai palati raffinati dei sommelier, ma che è forte, sincero ed inebriante. Abbiamo rivisto a nostro modo nove classici della canzone napoletana lasciando lo spazio aperto alla contaminazione con ciò che napoletano non è ma che altrettanto ci appartiene. In questo lavoro la nostra anima rock, soul, blues, reggae fa pace - o ci prova! - con l'altra sua parte, quella che appartiene alla canzone della terra dove siamo nati e cresciuti. Ecco come "a muntagna", la montagna di "Tu ca nun chiagne" diventa "the mountain" che scalano gli Who in "See me, Feel me" o l'emigrante di "Lacreme Napulitane" è lo stesso "Immigrant Punk" dei Gogol Bordello; alla "Carmela" di Sergio Bruni e Salvatore Palomba ad un certo punto parla Leonard Cohen ("I'm Your Man") e la guerra descritta in "O surdato Nnammurato" viene esorcizzata da "Give me Love" di George Harrison. Tutto scorre senza confini musicali, culturali ed ideologici: persino "Maruzzella" fa un bagno nel mediterraneo orientale e si reinventa in ebraico; un viaggio a ritroso in un Sanremo di metà anni 70 ci regala l'opportunità di ricantare Angela Luce e la sua "Ipocrisia". Questo disco è esattamente quello che siamo noi: due artigiani della canzone che propongono una visione della musica (e della vita) senza pregiudizi di nessun tipo". “Questo è un lavoro quasi psicoanalitico: – dicono i due artisti - cerca di guarire la schizofrenia di due musicisti cresciuti con la musica tradizionale napoletana da una parte e il rock, il blues, il reggae angloamericani dall'altra e rimettere insieme due parti altrettanto importanti della loro identità”. Raiz e Mesolella lavorano insieme da qualche anno e propongono un excursus unico tra canzone napoletana, rock, reggae con qualche suggestione etnica mediterranea. Chi ascolta si ritrova a fare un viaggio senza passaporto attraverso diverse anime musicali che finiscono con il trovare molti punti connessione. Una musica in cui coesistono con pari dignità anime diverse è anche vista dal duo come un'anticipazione dell'unica futura umanità possibile: quella capace di conservare la differenza per favorire confronto, condivisione e crescita collettiva invece che come arma da brandire contro chi è "diverso"
Rais e Mesolella come tutti gli altri vincitori delle Targhe Tenco si esibiranno il 6 dicembre a Sanremo al Teatro Ariston, in una serata-evento che vedrà David Crosby come ospite d'onore. I biglietti sono in vendita sul sito www.clubtenco.it e alla cassa del Teatro Ariston, tutti i giorni dalle ore 16.
Dago Red- Tracklist
Lacreme napulitane / Immigrant punk
Ma hu oseh la (Maruzzella)
Carmela / I'm Your Man
See Me Feel Me / Tu ca nu chiagne
Ipocrisia
Third Stone From the Sun / 'O surdato 'nnammurato / Give Me Love
Campagna / Rastaman Chant
Arrivederci Roma
(sia cover che brani originali) con l'album "Dago Red".
Si tratta del più autorevole riconoscimento della musica italiana, organizzato dal 1984 dal Club Tenco e assegnato da una giuria composta da oltre 200 giornalisti (di gran lunga la più vasta e rappresentativa in Italia in campo musicale).
Gli altri finalisti erano Chiara Civello con “Canzoni”, Fiorella Mannoia con “A te”, Mirco Menna con “Io, Domenico e tu”, Alberto Patrucco e Andrea Mirò con “Segni (e) particolari”, Saluti da Saturno con “Shaloma locomotiva”.
L'almum "Dago Red" è stato pubblicato nel maggio di quest'aanno dalla etichetta Arealive e distribuzione CNI. Il titolo "Dago Red" si potrebbe tradurre approssimativamente "Rosso Terrone", intendendo cioè il vino "rosso" degli immigrati d'origine italiana, perchè Dago era uno dei molti modi in cui, con un certo disprezzo, si potevano chiamare gli italiani d'America. "Dago Red" è anche il titolo di una raccolta di racconti (e di un racconto in particolare) dello scrittore italoamericano John Fante.
Un disco che la voce degli Almamegretta e il chitarrista degli Avion Travel hanno farcito di citazioni e cover davvero particolari, legati alla tradizione musicale napoletana.
"Ci piaceva molto l'idea del vino rosso paesano, quello che forse non è amato dai palati raffinati dei sommelier, ma che è forte, sincero ed inebriante. Abbiamo rivisto a nostro modo nove classici della canzone napoletana lasciando lo spazio aperto alla contaminazione con ciò che napoletano non è ma che altrettanto ci appartiene. In questo lavoro la nostra anima rock, soul, blues, reggae fa pace - o ci prova! - con l'altra sua parte, quella che appartiene alla canzone della terra dove siamo nati e cresciuti. Ecco come "a muntagna", la montagna di "Tu ca nun chiagne" diventa "the mountain" che scalano gli Who in "See me, Feel me" o l'emigrante di "Lacreme Napulitane" è lo stesso "Immigrant Punk" dei Gogol Bordello; alla "Carmela" di Sergio Bruni e Salvatore Palomba ad un certo punto parla Leonard Cohen ("I'm Your Man") e la guerra descritta in "O surdato Nnammurato" viene esorcizzata da "Give me Love" di George Harrison. Tutto scorre senza confini musicali, culturali ed ideologici: persino "Maruzzella" fa un bagno nel mediterraneo orientale e si reinventa in ebraico; un viaggio a ritroso in un Sanremo di metà anni 70 ci regala l'opportunità di ricantare Angela Luce e la sua "Ipocrisia". Questo disco è esattamente quello che siamo noi: due artigiani della canzone che propongono una visione della musica (e della vita) senza pregiudizi di nessun tipo". “Questo è un lavoro quasi psicoanalitico: – dicono i due artisti - cerca di guarire la schizofrenia di due musicisti cresciuti con la musica tradizionale napoletana da una parte e il rock, il blues, il reggae angloamericani dall'altra e rimettere insieme due parti altrettanto importanti della loro identità”. Raiz e Mesolella lavorano insieme da qualche anno e propongono un excursus unico tra canzone napoletana, rock, reggae con qualche suggestione etnica mediterranea. Chi ascolta si ritrova a fare un viaggio senza passaporto attraverso diverse anime musicali che finiscono con il trovare molti punti connessione. Una musica in cui coesistono con pari dignità anime diverse è anche vista dal duo come un'anticipazione dell'unica futura umanità possibile: quella capace di conservare la differenza per favorire confronto, condivisione e crescita collettiva invece che come arma da brandire contro chi è "diverso"
Rais e Mesolella come tutti gli altri vincitori delle Targhe Tenco si esibiranno il 6 dicembre a Sanremo al Teatro Ariston, in una serata-evento che vedrà David Crosby come ospite d'onore. I biglietti sono in vendita sul sito www.clubtenco.it e alla cassa del Teatro Ariston, tutti i giorni dalle ore 16.
Dago Red- Tracklist
Lacreme napulitane / Immigrant punk
Ma hu oseh la (Maruzzella)
Carmela / I'm Your Man
See Me Feel Me / Tu ca nu chiagne
Ipocrisia
Third Stone From the Sun / 'O surdato 'nnammurato / Give Me Love
Campagna / Rastaman Chant
Arrivederci Roma
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