E’ la cover di “Heroes” cantata da Johnny Depp il nuovo singolo degli Hollywood Vampires, il supergruppo che vede il celebre attore americano affiancato da Joe Perry e Alice Cooper. Il brano registrato lo scorso anno nei leggendari Hansa Studios di Berlino, gli stessi che ospitarono le session originarie di Bowie e vede il terzetto affiancato da Glen Sobel (batterista di Alice Cooper) s, Chris Wyse (bassista dei Cult) e Buck Johnson (tastierista degli Aerosmith)
La canzone fa parte dell’album Rise che contiene anche omaggi a Jim Carroll e Johnny Thunders.
La versione originale di "Heroes" risale al 1977 e porta la firma dello dallo stesso Bowie e di Brian Eno, Gli "eroi" raccontati nella canzone sono due amanti così determinati a rimanere insieme, da incontrarsi tutti i giorni nei pressi del Muro di Berlino. I due protagonisti in realtà sono il produttore del disco Tony Visconti e la corista Antonia Maaß. Bowie, ai tempi, non svelò la vera storia del brano per non rovinare il matrimonio di Visconti con la cantante Mary Hopkin. La chitarra è quella di Robert Fripp il quale però non utilizzò un ebow, ma incise tre differenti tracce di chitarra poi sovrapposte per fare un esperimento: un risultato che ha reso epocale e imitatissimo il suono del brano. Il brano fu pubblicato da Bowie anche con testo in francese e in tedesco. Nonostante oggi sia considerato uno dei classici del rock e il capolavoro di Bowie, all’epoca il singolo non ottenne un grande successo di vendite: in UK si fermò alla posizione numero 24 delle classifiche e negli USA non andò oltre ad una misera 126esima posizione. Tra le tante cover degne di nota, da segnalare quelle di Peter Gabriel, degli Oasis, dei Motorhead e dei Depeche Mode.
La versione originale di "Heroes" risale al 1977 e porta la firma dello dallo stesso Bowie e di Brian Eno, Gli "eroi" raccontati nella canzone sono due amanti così determinati a rimanere insieme, da incontrarsi tutti i giorni nei pressi del Muro di Berlino. I due protagonisti in realtà sono il produttore del disco Tony Visconti e la corista Antonia Maaß. Bowie, ai tempi, non svelò la vera storia del brano per non rovinare il matrimonio di Visconti con la cantante Mary Hopkin. La chitarra è quella di Robert Fripp il quale però non utilizzò un ebow, ma incise tre differenti tracce di chitarra poi sovrapposte per fare un esperimento: un risultato che ha reso epocale e imitatissimo il suono del brano. Il brano fu pubblicato da Bowie anche con testo in francese e in tedesco. Nonostante oggi sia considerato uno dei classici del rock e il capolavoro di Bowie, all’epoca il singolo non ottenne un grande successo di vendite: in UK si fermò alla posizione numero 24 delle classifiche e negli USA non andò oltre ad una misera 126esima posizione. Tra le tante cover degne di nota, da segnalare quelle di Peter Gabriel, degli Oasis, dei Motorhead e dei Depeche Mode.
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