Si intitola “Quello che conta”, il nuovo progetto discografico di Ginevra Di Marco, voce insieme a Giovanni Lindo Ferretti dei CSI prima e dei PRG poi.
La versione originale di "Quello che conta" venne pubblicata nel settembre del 1962.
Il brano faceva parte della colonna sonora del film La cuccagna di Luciano Salce (che è accreditato come autore insieme a Ennio Morricone)
Il disco sarà interamente dedicato alla musica di Luigi Tenco.
Come consuetudine per Ginevra e i suoi compagni Francesco Magnelli e Andrea Salvadori, anche questo disco verrà prodotto grazie a una campagna crowdfunding che ha inizio il 15 maggio su produzionidalbasso.com.
Come consuetudine per Ginevra e i suoi compagni Francesco Magnelli e Andrea Salvadori, anche questo disco verrà prodotto grazie a una campagna crowdfunding che ha inizio il 15 maggio su produzionidalbasso.com.
Spiega la stessa Ginevra
Il 21 marzo del 2018 Luigi Tenco avrebbe compiuto ottant’anni e NEM (Nuovi Eventi Musicali) ci propose di rileggere parte del repertorio di Tenco creando una collaborazione trasversale tra musica classica e moderna. Qualche concerto in trio e quartetto classico con le partiture di archi originali appositamente riscritte per noi.
La proposta ci trovò entusiasti e spaventati allo stesso tempo, succede sempre così quando sappiamo che andremo a toccare un grande artista. Ma gli anni ci hanno insegnato che quello che conta è la misura in cui si ama qualcuno e la sua arte. Più ne siamo innamorati più accade che lo si riesca a interpretare e a restituire con personalità.
E noi Tenco ce lo abbiamo dentro, infuso e respirato negli anni dell’infanzia e prima adolescenza, allontanato e quasi ripudiato nello spirito ribelle dei vent’anni per poi arrivare a farci i conti in età più matura, quando capisci che per andare avanti e capire il presente devi volgere lo sguardo indietro.
Luigi Tenco lo abbiamo cantato, ricordato e inserito anche nei dischi di questi ultimi anni, riconoscendogli il merito di essere stato uno a cui non interessava la sicurezza di linguaggi precotti, men che meno pensare alle mode: nella sua musica sperimentava soluzioni inedite mescolando beat, rock, strumenti classici e incursioni nella musica popolare con il piglio e la sensibilità di uno che sta guardando oltre. Tenco era il cantore dell’esistenza ma scriveva quello che sentiva, sia che raccontasse i turbamenti d’amore che gli ideali sociali e politici, scrivendo tante canzoni manifesto di contestazione.
Combatteva a modo suo, il più delle volte disertando. Un’anima militante capace di schierarsi contro ogni sopruso, senza retorica. L’ho amato anche per questo.
In attesa del nuovo album, Ginevra ha deciso di pubblicare online una toccante versione live del brano che dà il titolo al disco, “Quello che conta”, che Tenco interpretò nel 1962.
Una canzone, registrata in occasione di una delle repliche nel 2018, le cui parole si adattano perfettamente al tempo che stiamo vivendo.
La proposta ci trovò entusiasti e spaventati allo stesso tempo, succede sempre così quando sappiamo che andremo a toccare un grande artista. Ma gli anni ci hanno insegnato che quello che conta è la misura in cui si ama qualcuno e la sua arte. Più ne siamo innamorati più accade che lo si riesca a interpretare e a restituire con personalità.
E noi Tenco ce lo abbiamo dentro, infuso e respirato negli anni dell’infanzia e prima adolescenza, allontanato e quasi ripudiato nello spirito ribelle dei vent’anni per poi arrivare a farci i conti in età più matura, quando capisci che per andare avanti e capire il presente devi volgere lo sguardo indietro.
Luigi Tenco lo abbiamo cantato, ricordato e inserito anche nei dischi di questi ultimi anni, riconoscendogli il merito di essere stato uno a cui non interessava la sicurezza di linguaggi precotti, men che meno pensare alle mode: nella sua musica sperimentava soluzioni inedite mescolando beat, rock, strumenti classici e incursioni nella musica popolare con il piglio e la sensibilità di uno che sta guardando oltre. Tenco era il cantore dell’esistenza ma scriveva quello che sentiva, sia che raccontasse i turbamenti d’amore che gli ideali sociali e politici, scrivendo tante canzoni manifesto di contestazione.
Combatteva a modo suo, il più delle volte disertando. Un’anima militante capace di schierarsi contro ogni sopruso, senza retorica. L’ho amato anche per questo.
Una canzone, registrata in occasione di una delle repliche nel 2018, le cui parole si adattano perfettamente al tempo che stiamo vivendo.
La versione originale di "Quello che conta" venne pubblicata nel settembre del 1962.
Il brano faceva parte della colonna sonora del film La cuccagna di Luciano Salce (che è accreditato come autore insieme a Ennio Morricone)
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