Anche se Gene Simmons ha recentemente rivelato di averla sempre odiata, “I Was Made For Lovin' You”. è una delle canzoni più celebri dei Kiss e certamente la più popolare in Italia. Ed è anche - secondo l'autorevole sito SecondHandSongs - il loro brano con il maggior numero di cover ufficiali. Alla lista si aggiunge ora la curiosa rilettura firmata dai Postmodern Jukeboxe, che hanno scelto un arrangiamento che loro definiscono "spaghetti western style". In pratica - come spiegano nei credits del video - un omaggio a Ennio Morricone.
Il brano è stato prodotto e arrangiato da Scott Bradlee, che è l'unico membro stabile dei PMJ.
A cantare è stata chiamata Effie Passero (che in passato aveva già lavorato per la band nella cover di "Hallelujah").
La versione originale di "I Was Made for Lovin' You" venne pubblicata dei Kiss, nel 1979 e compare nel loro settimo album "Dynasty".
Il brano è cantato da Paul Stanley che firma la canzone insieme a Desmond Child (che in futuo firmerà anche hit come "Livin' La Vida Loca," e "I Hate Myself For Loving You.") e al produttore Vini Poncia,
Paul dichiarò di aver scritto il brano per dimostrare quanto fosse facile comporre una hit di "disco music". Ma ammise anche di aver "rubato" la linea melodica del brano da "Standing In The Shadows Of Love" dei The Four Tops.
Il brano è stato prodotto e arrangiato da Scott Bradlee, che è l'unico membro stabile dei PMJ.
A cantare è stata chiamata Effie Passero (che in passato aveva già lavorato per la band nella cover di "Hallelujah").
La versione originale di "I Was Made for Lovin' You" venne pubblicata dei Kiss, nel 1979 e compare nel loro settimo album "Dynasty".
Il brano è cantato da Paul Stanley che firma la canzone insieme a Desmond Child (che in futuo firmerà anche hit come "Livin' La Vida Loca," e "I Hate Myself For Loving You.") e al produttore Vini Poncia,
Paul dichiarò di aver scritto il brano per dimostrare quanto fosse facile comporre una hit di "disco music". Ma ammise anche di aver "rubato" la linea melodica del brano da "Standing In The Shadows Of Love" dei The Four Tops.
Il singolo ottenne un ottimo successo in Italia (entrando nella Top 10 della Hit Parade) mentre negli USA si fermò alla posizione numero 11 della Billboard Hot 100.
Curiosità: il batterista della band Peter Criss compare nel video e sulla copertina del disco, ma in realtà non ha suonato nella canzone perché il produttore Vini Poncia lo riteneva "non adatto" al brano.
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