Anche Rumer è stata ospite del Radio 2 Piano Room, la celebre trasmissione della BBC, quest'anno particolarmente ricca di protagonisti di alto livello.
La cantautrice originaria del Pakistan ha reso omaggio a Richard Chamberlain con la cover della celebre '(They Long To Be) Close To You' di Burt Bacharach, brano originariamente cantato dall'attore americano recentemente scomparso.
"(They long to be) Close to you" è un classico scritto da Burt Bacharach e Hal David. La versione originale venne pubblicata nel 1963 da Richard Chamberlain per la colonna sonora del film" Twilight of Honor" che lo vedeva protagonista sullo schermo e che in Italia arrivò con il titolo di "La notte del delitto". In pochi si accorsero della canzone che fu relegata al ruolo di B side del singolo "Blue Guitar".
Neppure la versione cantata l'anno successivo da Dionne Warwick con un nuovo arrangiamento pensato dallo stesso Bacharach ebbe particolare fortuna: anche in questo caso fini sul lato B di un singolo. Nel 1967 arriva la versione di Dusty Springfild che era rimasta nel cassetto per alcuni anni e che la cantante inglese pubblica nell'album "Where Am I Going?" ma non succede nulla.
Burt Bacharach non demorde e nel 1970 propone il brano a Herb Alpert; il trombettista però non è convinto del testo e decide di passare il brano ad un giovane duo che ha appena firmato per la A&M la casa discografica di cui è co-proprietario. E' la svolta. La versione cantata da Karen and Richard Carpenter raggiunge la numero 1 delle classifiche USA e vi rimane per 4 settimane.
Da allora il brano è entrato nella storia della musica pop con decine di versioni memorabili: da Frank Sinatra ai Cranberries, da Mario Biondi a Paul Weller, da Cilla Black a Lady Gaga.
La cantautrice originaria del Pakistan ha reso omaggio a Richard Chamberlain con la cover della celebre '(They Long To Be) Close To You' di Burt Bacharach, brano originariamente cantato dall'attore americano recentemente scomparso.
Rumer ha eseguito il brano accompagnata dalla BBC Orchestra, nei leggendari studi londinesi di Maida Vale.
La cantante aveva già inserito la cover nel suo album del 2016 interamente dedicato ai capolavori del grande genio americano.
Interpretazione vocale inappuntabile ma risultato finale forse un po' troppo zuccheroso.
Neppure la versione cantata l'anno successivo da Dionne Warwick con un nuovo arrangiamento pensato dallo stesso Bacharach ebbe particolare fortuna: anche in questo caso fini sul lato B di un singolo. Nel 1967 arriva la versione di Dusty Springfild che era rimasta nel cassetto per alcuni anni e che la cantante inglese pubblica nell'album "Where Am I Going?" ma non succede nulla.
Burt Bacharach non demorde e nel 1970 propone il brano a Herb Alpert; il trombettista però non è convinto del testo e decide di passare il brano ad un giovane duo che ha appena firmato per la A&M la casa discografica di cui è co-proprietario. E' la svolta. La versione cantata da Karen and Richard Carpenter raggiunge la numero 1 delle classifiche USA e vi rimane per 4 settimane.
Da allora il brano è entrato nella storia della musica pop con decine di versioni memorabili: da Frank Sinatra ai Cranberries, da Mario Biondi a Paul Weller, da Cilla Black a Lady Gaga.
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